
Tre ori, due argenti e due bronzi. Meglio della Gran Bretagna, ma comunque al di sotto delle tradizionali aspettative. Il medagliere della Nuova Zelanda risente, eccome, dell’assenza del singolista Drysdale e del 2 senza di Murray-Bond. Certamente, tutti in specialità olimpica, i titoli mondiali hanno il loro formidabile peso. Il successo del doppio maschile, unitamente a un settore femminile di primaria grandezza con le affermazioni di doppio e 2 senza, l’argento del doppio leggero e il bronzo dell’otto, permettono ai kiwi di archiviare positivamente Sarasota. Da sottolineare, comunque, anche la prestazione del 2 senza maschile che, pur non riuscendo a difender 8 anni di incontrastata leadership, raggiunge comunque il terzo gradino del podio alle spalle di Italia e Croazia.
Resta, a parte l’Ammiraglia femminile, il problema delle barche lunghe. Assente il 4 di coppia femminile, fuori dalla finale il 4 di coppia maschile e i 4 senza maschile e femminile, solo sesto l’otto maschile. Deludente anche Robbie Manson: dopo una stagione eccezionale, contraddistinta anche dal nuovo record mondiale in singolo, solo un quinto posto in finale. I conti con l’eterno Synek si fanno sempre alla cassa, mai prima…