La cicogna dei canottieri del Circolo Nautico Stabia non si prende mai pause. Eh si, così celebravamo nell’agosto 2011 la convocazione di Giovanni Abagnale per i Mondiali Junior di Eton. L’approdo ai remi è naturale? No, a strappare dal Basket questa pertica umana ci deve pensare il suo professore Antonio La Padula. Un secondo padre, una guida per la sua crescita. Sorridono i remi, piange la palla a spicchi. Per i suoi primi battiti d’ala, l’esempio di due campioni cresciuti al Circolo: i pesi leggeri Catello Amarante e Salvatore Amitrano.
Se fosse un animale sarebbe un giaguaro. “Potente, veloce e agile”. Giovannone, 197 cm di pura bontà. Dove lo metti sta. Un motore di grande potenza, ma soprattutto un ragazzo che nella sua carriera agonistica impara presto cosa significa il sacrificio. Sveglia puntata sempre alle 5:30 e… attenzione a non sbagliare gli appuntamenti importanti!
Il podio internazionale? Abagnale si prende subito il gradino più alto. Oro a Eton 2011 e a Plovdiv 2012 con l’otto Junior delle meraviglie. Oro a Varese, al primo anno da Under 23, con il 4 senza nel 2014, anno del primo scontro con i grandi del remo mondiale. Entra nel cosiddetto “giro” BIG, tanta gavetta nell’otto, inframmezzata dal 2 senza. Si, 2 senza. A Rio de Janeiro non si fa prender dallo spavento o dall’emozione dei 5 cerchi olimpici. Poche uscite in questa specialità, ma con Marco Di Costanzo, appena sceso dal 4 senza iridato, son faville mondiali. 45 anni in 2, sono terzi alle spalle di Nuova Zelanda e Sudafrica. Per inglesi, francesi e australiani, è una valle di lacrime provocate da questi due impertinenti. Il bacio alla medaglia, il volto stravolto dalla fatica, la commozione.
Il 2017, all’alba di un nuovo quadriennio, lo vede a bordo di un nuovo 4 senza. E’ la parte giovane, assieme a Di Costanzo, che perfettamente si integra con la parte matura della barca rappresentata da Matteo Castaldo e Domenico Montrone. Oro agli Europei, argento in Coppa del Mondo e a Sarasota-Bradenton una stimolante pole position assieme agli inglesi. La musica, un perenne inno alla gioia, per Giovannone non cambia.