Da dominanti diventiamo… dominati. Il primo, sonoro, campanello dell’allarme nel 2016, quando siamo scesi in picchiata da 10 a 2 ori cedendo lo scettro della Coupe alla Gran Bretagna dopo due successi consecutivi. Quest’anno non arrestiamo la caduta. Da due vittorie a… zero. In tre anni, dalle 16 medaglie di Szeged scendiamo alle 11 di Hazewinkel.
Lasciamo perdere gli inglesi: vincono anche quest’anno, in ragione del fatto che essi considerano la Coupe de la Jeunesse più importante del Mondiale Junior… Nel 2017, però, l’Italia cede il passo anche ad altre nazioni, come la Francia (5 ori), Irlanda (5 ori), Belgio (3 ori), Repubblica Ceca e Spagna (2 ciascuno). “Valuteremo opportunamente tutti gli elementi necessari per migliorare ulteriormente il nostro livello di competitività alla Coupe” sono le rassicuranti parole di attenzione del nostro vicepresidente e team leader Luciano Magistri.
Sette argenti e quattro bronzi, sei dei tredici equipaggi iscritti sul podio in queste tre giornate di Coupe de la Jeunesse. “La Coupe è la palestra per accedere alla Nazionale principale di categoria, e l’atteggiamento qui fa la differenza per crescere e poter entrare nella squadra dei Mondiali negli anni successivi”. Parole da sottoscrivere quelle pronunciate da Luigi De Lucia, coordinatore azzurro alla Coupe.
Questi risultati, però, danno da pensare, soprattutto se ricollegati a quelli degli Europei. Il valore del Canottaggio Junior italiano, in rapporto al contesto internazionale, appare in ribasso. La fotografia del Mondiale sarà, in assoluto, la riproduzione più fedele della situazione. Basta attendere esattamente una settimana per saperne di più.