Di Mare in meglio. La vittoria di Peppe è l’oro della tenacia

Voleva appendere i remi al chiodo perché l’aria al circolo, per lui ed altri suoi compagni, era diventata irrespirabile ed aveva sofferto molto l’interruzione del rapporto di collaborazione tra il  CN Posillipo e il suo allenatore Mimmo Perna. 

Scrisse una soffertissima lettera aperta a CanottaggioMania, annunciò la sua volontà di smettere perché sentiva dentro la morte del suo sogno sportivo. Ricordo bene i toni agitati di questo ragazzo (allora diciottenne) campano nella tarda serata del 29 aprile 2015: ci sentimmo su Facebook e, prima di pubblicare il suo sfogo, lo invitai a non gettare la spugna, a ripensarci e a continuare a lottare per coltivare la sua passione.  Verso l’una mi arresi… “Peccato” dissi tra me e me, “questa storia difficilmente avrà un lieto fine”. 

In realtà, mi sbagliavo. Una fiammella era ancora accesa. Il 15 maggio 2015, sempre su Facebook, mi scrisse “Marco, devi sapere che io e il mio compagno Luca non ci ritiriamo, ci stiamo allenando ancora perché non si può mai sapere.. E poi l’anno prossimo divento under 23 PL ed è li che inizia il mio canottaggio”. Mi complimentai con lui per la sua forza d’animo e per la sua voglia di riprovarci. Ad agosto 2015,  la felice partecipazione alla Coupe de la Jeunesse con 2 ori nell’otto.  A gennaio 2016, in una delle mie rare apparizioni su un campo di regata, lo conobbi a Pisa, grazie a Mimmo Perna, tornato a essere il suo allenatore all’Ilva Bagnoli.

Poi, a parte qualche scambio di battute calcistiche, non ho più visto e sentito Giuseppe Di Mare. Oggi, in una stagione che già l’ha visto protagonista con il bronzo agli Europei,  è campione del mondo nel 2 senza Pesi Leggeri Under 23 al termine di una stupenda finale disputata assieme ad Alfonso Scalzone.

Eccolo qui, poco più di due anni dopo, con al collo l’oro della tenacia. Felice per un grande sogno realizzato e non ucciso.

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