Mattinata di recuperi e quarti di finali per gli azzurri ai Mondiali Under 23. Avanzano i singolisti Galano e Montesano, doppio e 2 senza maschile mentre ci salutano Salvatore Monfrecola e le due ammiraglie.
A Plovdiv la miglior notizia è la vittoria del doppio maschile di Chiumento e Cattaneo: tenuta della gara salda e sicura, buon atteggiamento nel finale per impedire alla Nuova Zelanda di avvicinarsi. Semifinale raggiunta, così come per il 2 senza maschile di Guanziroli e Biolcati: qui è decisiva la maggior forza espressa nella seconda parte del percorso, con il terzo posto alle spalle di Sudafrica e Turchia. Anche Alessandra Montesano, con il successo ai danni delle avversarie di Bulgaria e Romania, centra l’obiettivo minimo del Mondiale. Dell’ottimo valore del peso leggero Lorenzo Galano già si sapeva: voleva vincere ed è riuscito nel suo intento in un quarto di finale sicuramente non agevole per la presenza dei coriacei avversari di Turchia e Slovacchia.
Salvatore Monfrecola, per soli 15 centesimi, non porta a compimento una rimonta a dir poco prodigiosa. All’inglese Armstrong, negli ultimi 500 metri, divora circa 6 secondi: alla fine, purtroppo, resta il rammarico per il terreno perso nella prima parte di gara.
Nell’otto l’Italia è, di nuovo, Cenerentola. Per gli Uomini, dai 1000 in avanti, il recupero diventa un calvario. Quasi 9 secondi, all’arrivo, tra gli azzurri e gli statunitensi che firmano la finale alle spalle della corazzata Romania. Distacco importante, ma ancor più (13 secondi dalle quarte, ultimo posto utile per andare in finale) enorme lo è quello maturato dalle Donne. Inutile prendersela, di fronte a queste sconfitte anche se c’è da pensare che qualcosa di più entrambi gli equipaggi, soprattutto quello femminile, potessero dare nella seconda parte di gara al fine di evitare distacchi (dalla qualificazione) da “tappone dolomitico”. Con la coperta corta, il rendimento dell’Italia in questa specialità è figlio di altre scelte che, ad esempio in campo maschile, privilegiano la maggiori possibilità di vittoria in una barca meno competitiva come il 4 con.