Sono 134 i punti, in totale, conseguiti nell’arco delle tre prove di Coppa del Mondo. 134, 26 in più rispetto all’eterna rivale Nuova Zelanda, e così la Gran Bretagna può festeggiare la vittoria nella classifica generale della Coppa del Mondo. E’ uno “zuccherino”, a veder bene i tanti nodi ancora da sciogliere in vista del Mondiale di Sarasota. Già a vedere i singoli punteggi, si nota un calo vertiginoso: 60 punti a Belgrado, 40 a Poznan e 34 a Lucerna. E’ vero che, tappa dopo tappa, arrivano (e crescono) anche gli avversari ma non si può non evidenziare che al momento nella rosa inglese oggi si vedono sia i profumati petali sia le fastidiose spine. Partiamo dalla punta maschile, principale espressione di forza di questa nazione. E’ ben chiara l’ascesa del 4 senza, con un felice innesto dopo i fallimentari Europei, ma è’ altrettanto evidente la difficoltà nel trovare la quadratura per tutto il settore. A fronte di un 4 senza vincente, assistiamo a un pesantissimo tonfo dell’otto, sesto in finale a 10 secondi dalla Germania, e a un 2 senza addirittura relegato in finale B. Male davvero. Rimanendo agli uomini, c’è un 4 di coppia che sprizza energia da tutti i pori. E’ secondo dietro la fortissima Lituania, ma il singolista Barras e il doppio vanno incontro a figuracce: il primo si deve accontentare di vincere la finale C, i compagni Middleton e Christie passano addirittura sotto le forche caudine della finale D… Fuori dai primi 6, anche il doppio leggero!
E le Donne? L’otto arriva penultimo, a 8 secondi dalla Romania, ma fortuna vuole che, data la scarsa presenza di ammiraglie femminili a Lucerna, il penultimo posto significhi comunque bronzo… Il doppio termina la sua “via crucis” in finale C, il 4 senza è ultimo con 18 secondi di ritardo dalla vincitrice Australia! Il 2 senza è quarto, ma lontano ben 5 secondi dal podio. Stesso ritardo per il 4 di coppia, ma con davanti 4 imbarcazioni. Meglio, a parità di posizione, la singolista Thornley. Sul podio, barca non olimpica, anche il 4 di coppia leggero.
Resta un mistero come sir David Tanner possa avere la forza di definirsi “molto felice” al termine di questa magra prestazione corale. Nascondersi dietro la vittoria della classifica generale, “siamo la miglior nazione della Coppa del Mondo”. E’ vero che la Gran Bretagna sta attraversando una fase di profondo rinnovamento ma questi risultati, a metà dell’anno più easy (quello post olimpico) sono comunque ben al di sotto alle aspettative e lasciano presagire un Mondiale complesso.