
Cambia gli uomini, cambia le donne ma non c’è niente da fare.. E’ dura a perdere! Singolo, doppio e due senza. Al maschile è en plein “pesante”, al femminile è “doppietta nel doppio”, pesante e leggero, con la terza perla nel 2 senza. E’ la magica combinazione della Nuova Zelanda. Mahe Drysdale lontano dalle scene? Ecco un nuovo attore, quel Robbie Manson capace a Poznan addirittura di registrare il nuovo record mondiale (6’30”74) e poi a Lucerna di riconfermarsi con ben 4 secondi di vantaggio sul cubano Fournier Rodriguez. I marziani Murray e Bond cambiano sport o si ritirano? Oh, signori, prego si accomodino un nuovo Murray, Thomas, e James Hunter: il primo reduce dalla felice riuscita del progetto otto, la barca campione mondiale Under 23 nel quadriennio scorso e poi finalista alle Olimpiadi di Rio, e il secondo, ex peso leggero quinto nel 4 senza in Brasile nell’estate scorsa. Eccoli li, alla prima uscita internazionale, pronti a sgretolare la consistenza dei Sinkovic… Si, loro, i campioni olimpici del doppio, specialità che oggi vede protagonisti (e vincitori anche a Lucerna) John Storey e Christopher Harris. Due atleti da finale B alle Olimpiadi di Rio…
A mani basse, vince anche il doppio leggero femminile: Zoe MC Bride e Jackie Kiddle stritolano Polonia e Russia. Allo stesso modo, nel due senza, Grace Prendergast e Kerry Gowler annientano Stati Uniti e Danimarca. Più difficile il successo nel doppio dove la Francia tarda ad arrendersi. Comunque, Brooke Donoghue e Olivia Loe raggiungono ugualmente, a fine gara, il più alto gradino del podio.
Tutto sommato, a chi li critica per l’incapacità di creare barche lunghe di successo, l’argento dell’otto femminile e il quarto posto, a cinque decimi dal bronzo, del 4 di coppia maschile rappresentano risposte quantomeno confortanti…