
Senti parlare di Henley e non può non venirti in mente la casa del Canottaggio mondiale. Il fascino della storia del nostro Sport, rinverdito ogni anno a partire dal marzo 1839. Sudore, passione e fatica si intrecciano con il glamour e l’eleganza. E’ con piacere che quest’anno riscontriamo una nutrita partecipazione della Federazione Italiana Canottaggio, con i nostri ragazzi in perfetto abbigliamento Carlo Pignatelli. E’ una vetrina importantissima, in un contesto partecipatissimo (decine di migliaia di spettatori). Bene fa il DT Cattaneo ad aprire ai nostri azzurri le porte al più celebre degli appuntamenti remieri stagionali, bene fa il presidente Abbagnale a sposare in pieno la presenza dell’Italia con vantaggi che si toccheranno con mano nell’ottica della cura dei rapporti con la FISA e con le nazioni più importanti. Henley, per questa volta (e speriamo anche nelle stagioni future), non intralcia i piani di avvicinamento alla Coppa del Mondo.
Nel 2 senza Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, nel 4 senza Domenico Montrone, Matteo Castaldo, Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo, nei doppi i “pesanti” Luca Rambaldi e Filippo Mondelli, i “leggeri” Pietro Ruta e Stefano Oppo. Ecco la squadra azzurra pronta a lottare per scrivere pagine importanti di storia. Nel 1989 l’ultima vittoria azzurra (con record del campo) del quattro di coppia con capovoga Giovanni Calabrese, Davide Tizzano, Filippo Soffici (nipote dello scrittore Ardengo) e prodiere Gianluca Farina.