Ho recentemente indirizzato una proposta al presidente Giuseppe Abbagnale, tramite la sua pagina Facebook, in merito al pugno duro da utilizzare contro i bestemmiatori. Qualche giorno fa, allo stesso modo, gli ho posto una domanda. “Ci aggiorni cortesemente sull’operato della Commissione nata un anno per trovare soluzioni per contrastare l’abbandono giovanile?”. Oggi, invece, lo spunto riguarda l’attività della Nazionale universitaria. “Come mai, secondo te, l’Italia non figura tra i 30 paesi che partecipano ai Campionati Europei di Canottaggio per Università?”.
Niente Universiadi e niente Mondiali, quest’anno, ma l’opportunità, ottima, per vedere all’opera i canottieri italiani universitari in un contesto internazionale d’élite c’era. Dal 13 al 16 luglio, infatti, Subotica (Serbia) ospita i Campionati Europei di Canottaggio per Università, appuntamento tenuto in grande considerazione dalla FISA. Pensate che la Gran Bretagna, è notizia di oggi (clicca qui), vi partecipa con ben 100 vogatori in rappresentanza di 13 Università.
Nessuna Università italiana, invece, ritiene importante dover prender parte a quest’evento… E’ veramente un peccato! Presidente, è un aspetto importante su cui riflettere quando si parla di crescita del Canottaggio universitario in Italia.
Le università inglesi ma anche di molti altri paesi, promuovono lo sport con aiuti didattici ed economici, da noi questo non esiste……non credo che la federazione da sola possa nulla: spesso le università non hanno nemmeno una palestra nel loro sito, questo la dice lunga.
Marco, a volte la coperta è corta. Forse bisogna dare delle priorità.
Le università inglesi ma anche di molti altri paesi, promuovono lo sport con aiuti didattici ed economici, da noi questo non esiste……non credo che la federazione da sola possa nulla: spesso le università non hanno nemmeno una palestra nel loro sito, questo la dice lunga.