
Oggi, per curiosità, decido di dare un’occhiata veloce alle sfide del primo Meeting Nazionale di Piediluco. Noto che ormai, anche se nessuno probabilmente ne parla, è tutto a uso e consumo dell’area tecnica e della Federazione. Alle Società, probabilmente, conviene risparmiare i soldi della trasferta lasciando a casa i propri atleti della categoria Senior e Pesi Leggeri. Niente più Trio, infatti, e niente più separazione tra sfide di Nazionale e club.
Tutti in gara assieme, con batterie che vedono allineati alla partenza equipaggi di professionisti, facenti parte dei gruppi sportivi militari e in raduno a Sabaudia/Piediluco da molte settimane, ed equipaggi di semplici appassionati con voglia di ben figurare nella “regata-battesimo” della stagione e magari, come in passato, togliersi la soddisfazione di salire sul podio. Italia Team contro Società.
Peccato. Nel quadriennio 2013-2016, CanottaggioMania aveva salutato con favore il ritorno alla combinata tris, chiamata Trio in omaggio all’Olimpiade brasiliana, per il notevole innalzamento della qualità dei confronti in acqua, funzionali alla definizione del gruppo che avrebbe poi partecipato agli appuntamenti internazionali. Tutto questo, a differenza delle noiose passeggiate degli anni precedenti con molti BIG semplicemente impegnati in barche lunghe la domenica pomeriggio. Tutto questo, senza precludere alle Società, prive di particolari ambizioni di gareggiare in un contesto diverso, il Meeting appunto, e vedere i propri atleti competere per una medaglia, ben consapevoli di non esser momentaneamente in corsa per la maglia azzurra.
La fotografia del primo Meeting Nazionale ci restituisce, invece, un Canottaggio italiano piegato al volere della Federazione, sempre più votata all’alto livello. Una Federazione che per il bene di pochi si dimentica delle necessità di quei molti che ugualmente, con pari diritto, compongono la sua famiglia.