
E’ ormai alle porte la prima conferenza nazionale per allenatori del quadriennio 2017-2020. Appuntamento sabato e domenica all’Hotel Michelangelo di Terni. Rispetto all’edizione di Formia 2015, l’ultima di La Mura a confronto con la prima di Cattaneo, appaiono abbastanza evidenti le novità. La tecnica di voga finisce dietro la lavagna. Delle consuete due ore e mezza dell’uomo di Pompei non vi è traccia nel programma del week end a meno che non sia, immaginiamo in piccola parte, nell’ultimo intervento (35 minuti) del neo DT. Un aspetto su cui molto, anzi moltissimo, La Mura aveva insistito per dare a tutti i colleghi le corrette linee guida per affrontare il lavoro in società nel modo rispondente alla tradizionale filosofia italiana.
Bene, Franco, per l’attenzione riservata sia al Canottaggio Femminile sia alle questioni dell’AntiDoping. Ne sentiamo sicuramente il bisogno. Aprire una finestra anche sull’attività della mente, sulle nuove esperienze d’allenamento e sul rapporto Allenatore/Atleta nel Canottaggio giovanile è un segnale di vicinanza verso la maggioranza della platea. Sorprende, invece, l’assenza del “ripasso” del Codice delle Regate, momento di comunione tra Giudici Arbitri e Allenatori. Nessuno spunto specifico nemmeno per il Para-Rowing.
In chiusura, se ci fosse lo streaming richiesto dall’ANAC sarebbe una sorpresa. Da tempo, non sono pubbliche le Circolari per l’evidente timore di offrire vantaggi ai “competitors” delle altre nazioni, figuriamoci se l’area tecnica azzurra metterà a loro disposizione i contenuti di 9 ore di incontro! Esiste il geoblocking, d’accordo, ma si sa che i nostri avversari hanno, qui in Italia, le loro spie…
Ma c’è ancora qualcuno che crede che quanto viene raccontato nelle nostre conferenze allenatori sia così dirompente e fantasmagorico da dover essere mantenuto “segreto” all’inclito e al volgo, soprattutto straniero?