Un’assenza dalla scena internazionale che nel prossimo quadriennio olimpico si noterà senz’altro. Stiamo parlando di Andy Triggs Hodge, tre ori olimpici (4 senza a Pechino 2008 e Londra 2012, otto a Rio 2016). Quattro titoli mondiali, medaglie conquistate anche nella specialità del due senza. Ora Andy, padre di due bambini di 2 e 4 anni, è impiegato a tempo indeterminato come manager di programmazione al Thames Tideway Tunnel.
In una recente intervista all’Oxford Times, il campione inglese si è scagliato contro British Rowing e, più in generale, contro il governo dello sport britannico. “Guardo ai risultati del nostro Canottaggio negli ultimi 20 anni e penso che tutti quanti abbiamo fatto un ottimo lavoro per il nostro Paese ma, allo stesso tempo, siamo stati costretti a vivere con una borsa di studio che consente solo di pagare, a metà, un affitto decente, il cibo e le bollette”.
Triggs Hodge è ancora più chiaro. “Non c’è sicurezza per il futuro”. Smette di remare perché “voglio essere in grado di mettere un po’ di soldi da parte per la mia famiglia. Se avessi remato per altri quattro anni, allora non sarei stato in grado di farlo”. Chissà se il suo pensiero è condiviso anche da altri compagni di squadra. Chiaramente sono parole che pesano come macigni e faranno riflettere il board di British Rowing.
British Rowing, sulla strada verso Tokyo 2020, potrà comunque contare su 32 milioni di sterline. Molto leggero, 500.000 sterile, il taglio del governo per aver mancato il dichiarato obiettivo (5 medaglie anzichè 6 a Rio).