Gaia Palma, unica Donna candidata in quota Atleti per le prossime elezioni di Roma (26-27 novembre), è già sicuro di sedere al tavolo del prossimo Consiglio Federale. E’ ballottaggio, invece, per l’altro rappresentante tra Antonio Prezioso e PierPaolo Frattini.
Riscontro la lettera di Antonio Prezioso, vogatore barese già consigliere tra il 2005 e il 2008 e, negli ultimi 4 anni, presidente della Commissione Atleti.

Prezioso, indipendente, elenca una serie di importanti obiettivi: prevenzione e promozione della salute rivolte a coloro che praticano attività sportiva, programmi di ricerca e di formazione/informazione sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili, investimento di risorse nel settore giovanile, criteri selettivi certi e trasparenti, programma tecnico specifico per il settore femminile, rispetto dei regolamenti e non modifica in corso di anno, punteggio per l’attività master e riduzione delle tasse gara, criteri razionali nella predisposizione del calendario remiero. Tutti aspetti condivisibili. Cliccate qui per leggere, integralmente, la sua presentazione.

Frattini, oltre a rivolere il suo “endorsement” verso Giuseppe Abbagnale, parla di “fresca energia e nuove proposte per migliorare il lavoro svolto dal Consiglio Federale”. E’ consigliere uscente, avendo preso il posto del dimissionario Lorenzo Bertini nel novembre 2015. Ecco i suoi intenti, dichiarati ai delegati Atleti che voteranno a Roma dopo la sua presentazione personale.
“All’interno del nuovo Consiglio Federale vorrei portare la mia esperienza. La voce di un atleta cresciuto a Piediluco ma anche la voce di un “tecnico”. Vorrei essere un microfono con un potente amplificatore per le richieste dei ragazzi e un buon operativo per divulgare e far conoscere sempre di più e meglio il nostro mondo: il canottaggio da cui tutti siamo stregati.
Sono convinto – e l’ho anche dichiarato pubblicamente in diverse occasioni – che il Presidente Abbagnale con la sua Squadra abbia fatto un buon lavoro nel quadriennio olimpico che si sta concludendo. Le medaglie di Rio 2016 ne sono la prova concreta. Credo, senza dubbio, che il suo lavoro debba proseguire e che i risultati di Rio debbano essere un punto di partenza per una nuova fase di successi, non solo meramente sportivi, nel solco sempre della nostra tradizione. Per vincere di più, a mio parere, bisogna inserire nuove novità, giocare d’anticipo, sfruttare di più la tecnologia, parlare a tutti, in tutte le lingue e con ogni strumento possibile del nostro amato canottaggio”.