
Oggi Facebook mi propone una foto molto particolare. Il luogo è Torino, sede dell’imminente Silver Skiff. I soggetti ritratti sono i campioni olimpici Martin e Valent Sinkovic assieme a un quattordicenne vogatore del settore giovanile delle Fiamme Gialle. Matteo Sartori. Vedo Matteo e penso a una cosa ci accomuna. I nostri papà domani festeggiano il compleanno. Il suo, però, domani fa cifra tonda ed entra a far parte degli “anta”.
Alessio il Colosso. Cinque Olimpiadi e la forza di assaporare il successo all’alba di una luminosa carriera agonistica, i 40 giorni trascorsi nel 1994 tra l’oro nel singolo ai Mondiali Junior in Germania e il primo titolo mondiale nel 4 di coppia a Indianapolis, così come nelle vicinanze del tramonto: l’argento in doppio a Londra 2012. La dimostrazione che la motivazione, per un Campione, non si esaurisce mai e così la voglia di allenarsi e mettersi in discussione ogni giorno. Vedere anche l’ultimo tentativo per Rio 2016.
E in mezzo, le gioie di Sidney 2000 (oro nel 4 di coppia), Atene 2004 (bronzo nel doppio), altri due allori mondiali (Tampere 1995 e Colonia 1998), altre medaglie importanti e qualche amarezza, come l’Olimpiade di Pechino 2008. Uno dei più forti azzurri della vogata di coppia, capace di togliersi soddisfazioni anche nella punta: gli argenti di Eton 2006 (otto) e Monaco 2007 (4 senza).
Quarant’anni sono l’occasione per tracciare un primo bilancio della propria vita e programmarne almeno altrettanti in compagnia della moglie Monica, fianco a fianco con i loro gioielli Leonardo e Matteo. Chissà, tra l’altro, che emozione vedere il primogenito con il body azzurro in occasione del raduno Cadetti di metà settembre.
Auguri Alessio, ma soprattutto alla famiglia Sartori affinché il Canottaggio sia ancora, per molto tempo, uno stimolante compagno di viaggio.