
Prima delle elezioni, si riflette e discute, più o meno accesamente, sempre. Ben venga, quindi, anche la tavola rotonda del Canottaggio Femminile dell’Associazione Nazionale Allenatori che domani si terrà a Firenze. Ne parleremo, ma vorrei suggerire a tutti un’attenta lettura della relazione del professor Massimo Casula, uomo che in Italia, sotto varie gestioni, più a lungo di tutti si è occupato delle nostre Donne in Nazionale. Come? In maniera scrupolosa, capace e approfondita stabilendo anche un grande feeling con molte di loro.
La trovate su “La Voce dell’ANAC” da pagina 10 a pagina 17.
Casula sottolinea alcuni importanti momenti degli ultimi 15 anni (è in Nazionale consecutivamente dal 2002, a eccezione del biennio 2005-2006). In particolare, a proposito dell’ultimo quadriennio, parla dell’obiettivo. “Costruire una squadra e un metodo di lavoro che potesse durare negli anni affiancando le società che tanto attivamente lavorano sul territorio”. Massimo riflette, in particolare, sull’ultima stagione condotta assieme alle atlete Junior. Il 2016 dei record, con 20 ragazze su 24 medagliate, i 2 ori, l’argento ed i 2 bronzi conquistati ai Mondiali di Rotterdam, l’incredibile lavoro svolto dal settore tecnico per innalzare il tasso tecnico della squadra, reduce da un Europeo sottotono, senza mai dimenticare il lavoro svolto dalle Società.
Casula, oggi braccio destro del caposettore Claudio Romagnoli, è, per CanottaggioMania, il tecnico dell’anno. Sarebbe il giusto riconoscimento per questo piccolo-grande tecnico sardo che con poche parole e molto impegno opera per far sorridere le nostre giovani Donne. Penso che Coppola e Lepore, allenatori dei bronzei 4 e 2 senza olimpici, siano d’accordo con me.