La grande corsa inizia ora

Da sx Miccoli, Abbagnale e dietro il terzo candidato alla presidenza?
Da sx Miccoli, Abbagnale e dietro il terzo candidato alla presidenza?

Oggettivamente, in questo periodo certamente frizzante tra Campionati di Società (Candia), in Tipo Regolamentare (Brindisi) e Coastal Rowing (Lignano Sabbiadoro), ci sarebbe molto da scrivere. Il problema è riuscire a trovare il tempo per farlo in maniera approfondita e non, semplicemente, cronachistica.  Mi spiace, in questo periodo non ce l’ho ma una parola buona mi sembra doveroso spenderla per il Para-Rowing party realizzato all’Idroscalo di Milano. Qui la FIC si affida a due persone sicuramente di provata capacità come l’ex presidente del Comitato Regionale Lombardia Antonio Bassi e l’avvocato Ambra Di Miceli, scelta sapientemente dal tandem Abbagnale-Tizzano come team manager per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Tutto questo al fine di promuovere l’attività sportiva riservata agli atleti portatori di disabilità. Ottimo lavoro.

Alcuni, più o meno amici, mi contattano in merito a novità sulla prossima Assemblea Elettiva. Oddio, qui sono messo ancora peggio… Sino a oggi, non conoscevo nemmeno luogo e data. L’argomento, francamente, non mi appassiona come nelle occasioni precedenti. Cerco di non sottrarmene del tutto. Da un lato Davide Tizzano aiuterà a salire, nuovamente, sul ring  il suo peso massimo preferito: Giuseppe Abbagnale. A sfidarlo non più un piuma, Enrico Gandola, ma un pari peso (etto più, etto meno…): Giovanni Miccoli. Franco Noio, contrariamente a quanto facevano pensare i suoi contatti con varie persone del nostro mondo, non sarà della partita.

“Ma quali novità ci sono?”. 

Non seguo, dicevo, ma sento le voci… Non fate ironia, please… A sostegno di Miccoli, ufficialmente, l’elemento di novità è rappresentato da Piero Carletto mentre già note, più volte presenti in Consiglio Federale, sono le figure di Antonio Baldacci e, ancora da ufficializzare, Fabrizio Ravasi. Movimenti anche in Puglia con Pasquale Triggiani, membro della commissione FISA Rowing for All. Tra Napoli e Castellammare di Stabia, invece, si meditano almeno due cambiamenti: Marcello Scifoni, oppositore interno nel quadriennio ancora in corsa, sarà rimpiazzato molto probabilmente da Michelangelo Crispi, attuale numero uno del Comitato Regionale Lazio e uomo Fiamme Gialle. Anche il toscano Antonio Giuntini, ottimo organizzatore della Navicelli Rowing Marathon e figura attenta alle esigenze della base, farà parte della squadra di Abbagnale e Tizzano. Bel colpo, ma al posto di Rossano Galtarossa? Pare, infatti, che il dirigente più votato dell’ultima Assemblea di Pisa sia tra gli uscenti.

In quota Tecnici, sempre su questo fronte, viene dato quasi per certo Roberto Romanini. 

5 pensieri riguardo “La grande corsa inizia ora”

  1. A poco più di un mese dalle elezioni di Roma, per il momento i candidati certi a ricoprire la carica di Presidente FIC sono solo Abbagnale e Miccoli. Miccoli ha aperto una pagina in rete solo per la sua candidatura, con dichiarazioni di intenti e programmi. Abbagnale ancora niente. Per quanto riguarda i rispetivi team ancora siamo in alto mare. E’ tutto un “pare”, “dicono”, “sembra che”. Insomma delle persone che affiancheranno i rispettivi candidati (cioè l’ossatura vera e propria della FIC) ancora non si sa niente. Certi Baldacci e Ravasi per Miccoli presentatisi solo con i propri curriculum agonistici e poco altro. Penso infatti che gli elettori abbiano il diritto di sapere come la pensano i consiglieri e non comprare solo a scatola chiusa.
    Degli incarichi che andrebbero a ricoprire una volta eletti…anche quì, ancora niente. Forse sarebbe il momento, per i candidati, di scoprire le carte o stanno ancora navigando a vista?? In questo secondo caso rischiano di essere poco credibili e il voto si orienterà per il “meno peggio”.

  2. Andrea,
    faccio seguito alla tua richiesta di informazioni in merito ai candidati consiglieri a sostegno della candidatura a Presidente di Miccoli. Nel sito giovannimiccoli.com ho pubblicato una mia presentazione personale e professionale mettendo a disposizione del progetto di Miccoli le mie capacità gestionali e manageriali.
    In un altro post chiedevi dove sono i veri manager, che sappiano distinguere un doppio da un due senza: posso dire che da un lato ho un’esperienza di manager internazionale e dall’altro avendo vogato di coppia e punta conosco anche la differenza delle varie imbarcazioni :-)))) e sono sicuro che la mia candidatura rafforzerà la squadra di Miccoli, portando una figura: formata in campo internazionale, che metterà a disposizione le proprie esperienze gestionali al suo progetto.
    Ritengo che oggi quello di cui ha bisogno la federazione: come organizzazione nazionale, sono varie figure specializzate in ben determinate mansioni e penso di avere le caratteristiche applicabili ad alcuni dei punti del programma.
    Nella pagina web di Miccoli verranno presentati nel corso dei prossimi giorni altri componenti della sua squadra.
    Per quanto mi riguarda, darò un sicuro contributo al programma di Miccoli in virtù soprattutto di essere una novità (come canottaggiomania ha scritto) e totalmente svincolato da interessi e campanilismi che vedo presenti oggi.
    Ciao
    Piero Carletto

  3. Cari amici
    La speranza mia, ma penso di tanti altri appassionati di canottaggio e sport (quello “sudato”), è che le squadre in corsa per il nuovo consiglio federale siano formate con criteri e desideri di crescita e professionalità e non soltanto di puro apporto voti.
    Che il nostro sport abbia bisogno di appassionata competenza lo si evince frequentando società e campi gara, stride e suggerisce molteplici interrogativi l’abisso che regna tra i comunicati perennemente trionfalistici e la realtà poi remata, con tutto ciò che ne consegue.
    La metafora edilizia e gli esempi di federazioni stranieri, ci suggeriscono che una buona casa debba necessariamente partire da solide e ben strutturate fondamenta per poi potersi innalzare verso il cielo e resistere alle intemperie.
    Mi permetto quindi di suggerire la ricerca di persone che possiedano adeguate professionalità ma che abbiano passione e voglia di costruire.
    Dove può arrivare un team di sconosciuti appassionati e motivati è storia, come altrettanto lo è il fallimento di un gruppo di blasonati troppo intenti a salvaguardare il proprio ego per poter diventare squadra.
    un caro saluto
    Paolo

    1. Concordo con il pensiero di Paolo, che le basi si costruiscono dalle fondamenta e bisogna trovare gli elementi giusti; allo stesso tempo è necessario anche avere il coraggio di cambiarli se questi risultino inadeguati in fase di costruzione.
      Per quanto mi riguarda: ho sempre lavorato con questa filosofia professionale e per questo motivo ho fatto presente a Miccoli la necessità di avere una squadra con competenze specifiche in ogni settore di cui la federazione abbia bisogno.
      Sinceramente non credo che la mia candidatura possa portare in eredità un gran numero di voti, vista la mia assenza dal panorama remiero negli ultimi 25 anni, tuttavia quelli che mi conoscono: mi stimano per la mia professionalità che come tu hai scritto è basilare per creare una federazione seria e che principalmente sia capace di ascoltare le esigenze, i suggerimenti e le critiche e ancor di più far si che questi si trasformino in opportunità. Sono sempre stato partitario di un sistema di lavoro collaborativo, sapendo che da soli non si va da nessuna parte e questo lo sappiamo benissimo, visto che il canottaggio è per definizione uno sport di squadra, d’altronde uno dei motti che più vengono utilizzati in qualsiasi gruppo di lavoro è: “siamo tutti nella stessa barca”, quindi cerchiamo di lavorare tutti assieme affinché ci sia una federazione che sappia ascoltare e sappia trasformare i suggerimenti in soluzioni, per il bene di tutti. ciao. Piero Carletto

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