L’Italia sparisce dalla scena paralimpica internazionale

Il 4 con (foto Mimmo Perna)
Il 4 con (foto Mimmo Perna)

Tre barche, una in più rispetto a Londra 2012, ma tutte in finale B. Le Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 forse non toglieranno il sorriso agli atleti, come ci dice la Federazione nel odierno reportage, ma certamente relegano a un ruolo di terzo piano l’Italia nel panorama del Para-Rowing. Non in medaglia, non in finale. I singolisti Fabrizio Caselli ed Eleonora De Paolis tagliano il traguardo al termine del loro recupero in quarta posizione, rispettivamente a 4”34 e 15”27  dai secondi classificati (e ultimi recuperati) nel ripescaggio odierno. Anche il 4 con  (Valentina Grassi, Luca Lunghi, Florinda Trombetta, Tommaso Schettino, tim.  Giuseppe “Peppiniello” Di Capua) non riesce a battere Germania, Cina e Francia. I cinesi, piazza d’onore nel recupero dietro ai tedeschi, sono lontano sei secondi e nove centesimi. 

Attendiamo ora la valutazione del caposettore Dario Naccari, al quale va riconosciuto di aver lavorato moltissimo in questo quadriennio per allargare la base attraverso specifici progetti e attivando sinergie con altre realtà del mondo paralimpico oltre che le attenuanti per i problemi (l’ultimo è la squalifica per doping della romana Lucilla Aglioti) nel settore femminile.

Non portare, però, nemmeno una barca tra le prime sei al mondo, indipendentemente dall’evolversi del contesto internazionale, è l’indice di un bilancio fortemente deludente. Otto anni fa l’Italia festeggiava a Pechino la conquista di una splendida medaglia d’oro, quattro anni fa a Londra lottava strenuamente in due finali e domani, invece, da fuori guarderà i suoi avversari battagliare nel momento cruciale della Paralimpiade, nel momento da tutti atteso per un quadriennio. Chiaramente il CIP si aspettava un risultato globale molto diverso da questo…

Peccato davvero, perché l’impegno di questi Atleti e di questi Tecnici è stato grande. A questo punto, da italiani, domani tiferemo per gli “epurati”, per chi 4 anni fa è stato sacrificato sull’altare del “rinnovamento”.  Paola Grizzetti, allenatrice della singolista israeliana, e Marco Galeone, tecnico del 4 con del Sudafrica.

1 commento su “L’Italia sparisce dalla scena paralimpica internazionale”

  1. Beh! Se veramente Dario “ha lavorato moltissimo per allargare la base” ha lavorato male, perchè i tesserati pararowing sono diminuiti, e non siamo riusciti a presentare nè un doppio TA (l’equipaggio che ha tentato la qualificazione a Gavirate era composto da Stefanoni, TA e Anila Hoxha che è AS) nè un doppio LTA. E abbiamo rischiato di non riuscire a mettere insieme il 4 dopo “l’inconveniente”del doping di Lucilla perchè non c’erano più donne: infatti sia Valentina Grassi che Florinda Trombetta avevano più o meno smesso di remare (per colpa di chi?). E i fantasmagorici specifici progetti mi sembra che abbiano prodotto solo il nulla, visto che nelle società non è arrivato niente.

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