
Scrive a CanottaggioMania Salvatore Amitrano, colonna portante della Nazionale Pesi Leggeri sino al 2008. Sei medaglie tra 2 senza, 4 senza e otto ai Mondiali, lo splendido bronzo di Atene 2004 insieme al compagno di mille battaglie Lello Amarante, a Lorenzo Bertini e Bruno Mascarenhas. Il suo stato d’animo è ricco di soddisfazione per i risultati delle Olimpiadi e dei recenti Mondiali di Rotterdam. Dopo tanto tempo, mi fa piacere sentire la sua voce e volentieri gli do spazio su queste colonne. Ecco il suo intervento, corredato di una foto, quella di Atene 2004, in cui oltre che felice era decisamente più snello di oggi…
“Dopo le due stupende Medaglie di Bronzo Olimpiche ed i tanti piazzamenti di rilievo, l’italia del remo ha disputato uno stupendo Campionato del Mondo senior, pl e juniores in Olanda conquistando tantissime medaglie, ma la cosa fondamentale è che finalmente si è rivisto dopo dodici anni una squadra nel complesso altamente competitiva e soprattutto giovane su cui lavorare per il futuro. Questo, frutto di una straordinaria organizzazione su cui la Federazione ha puntato, direi in maniera vincente, che oltre a mirare ai risultati immediati, se pur importanti per il morale dei ragazzi, ha gettato le basi per il futuro.
Alla vigilia si parlava di sistemi ormai passati, su organizzazione superata ma direi che i tanti successi dicono altro. Nello specifico dicono che oggi il canottaggio italiano è rinato e soprattutto vive in gran salute con grandi prospettive.
Il mio plauso va alla Federazione nella figura del Presidente Giuseppe Abbagnale ed il Consiglio tutto, i dipendenti della FIC e del Centro Nazionale di Piediluco, al settore tecnico nella figura del DT Giuseppe La Mura che, ancora una volta, con le sue metodologie ha messo in condizione tutto i suoi collaboratori Franco Cattaneo, Andrea Coppola, Antonio La Padula, Valter Molea, Giovanni Lepore, Claudio Romagnoli, Spartaco Barbo, Paolo Dinardo, Antonio Colamonici, Dario Naccari, lo staff medico nella persona del Prof. Antonio Spataro, mi scuso se qualcuno mi sfugge, tutte queste persone hanno fatto un lavoro straordinario.
Infine un grosso grazie va a coloro che sono il fulcro di tutto, senza i quali nulla sarebbe possibile, gli atleti che con grande impegno, determinazione sicuramente anche tanta fatica hanno portato a termine un lavoro eccezionale credendoci dall’inizio alla fine raggiungendo e centrando l’obiettivo, grazie.
Un mio pensiero va ora a chi in questi quattro anni non ha perso occasione per criticare o parlare male di un sistema ancora una volta risultato vincente, a loro dico: se volete bene al nostro sport cercate di essere costruttivi e non distruttivi, per distruggere basta poco ma per ricostruire ci vogliono gli anni, un pensiero anche a chi oggi punta alla Presidenza, non so ne chi, ne quanti, ma badate bene, se realmente tenete al nostro mondo, al mondo remiero italiano, prima di commettere errori già fatti riflettete perché avrete delle grosse responsabilità future”.