
Quattro medaglie in cinque finali a Rotterdam. Subito incisiva l’azione dell’Italia, ben amalgamata da Claudio Romagnoli e Spartaco Barbo sotto il coordinamento del DT La Mura, nella prima parte dell’ultimo atto dei Mondiali Under 23. Un oro (4 di coppia Pesi Leggeri) e un argento (due senza) per le Donne, un argento (4 con) e un bronzo (4 di coppia Pesi Leggeri) per gli Uomini. Otto finali e otto nazioni vincitrici, a Rotterdam non esistono padroni: assieme alla nostra Nazionale, vincono anche Stati Uniti (4 senza femminile), Nuova Zelanda (4 con), Svizzera (2 senza Pesi Leggeri), Canada (due senza femminile), Gran Bretagna (4 di coppa Pesi Leggeri maschile), Polonia (4 di coppia femminile) e Austria (4 senza).
La copertina è per Paola Piazzolla (VVF Billi), Asja Maregotto (SC Padova), Allegra Francalacci (SC Pontedera) e Giorgia Lo Bue (SC Palermo). L’Italia si riconferma leader in questa specialità. Tanta prudenza nei 1000 metri iniziali, prima di prendere il tamburo e iniziare a suonare. Ballano le vogatrici rossocrociate e poi cadono sotto i colpi di Lo Bue e compagne. Vittoria con record mondiale, cosa chiedere di più? In principio soffre tantissimo ma poi gode il 4 con. Raffaele Giulivo (Marina Militare), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Leonardo Calabrese (Tevere Remo), Leonardo Pietra Caprina (SC Firenze), al timone Giorgio Crippa (SC Moltrasio). Solo la Nuova Zelanda riesce a star davanti alla barca azzurra: un briciolo di rammarico, alla luce del’esiguo margine rimasto a favore dei kiwi, ma anche soddisfazione per una straordinaria rimonta (dal quinto posto) maturata nella seconda parte del percorso.
Spettacolare anche il 2 senza di Carmela Pappalardo e Ludovica Serafini. Le vogatrici del CC Aniene, attardate nei primi 500 metri, sono le più intraprendenti negli ultimi 500 dove, come tappi di champagne, fanno prima saltare le avversarie degli Stati Uniti e poi la Russia. Seconde e oro a un grande Canada. Analogo risultato viene sfiorato anche da Alfonso Scalzone (RYCC Savoia), Edoardo Buoli (CUS Pavia), Davide Magni (Canottieri Gavirate) e Gabriel Soares (Marina Militare). Il loro 4 di coppia leggero si esprime sugli stessi livelli di Gran Bretagna e Germania e all’arrivo sei centesimi, a favore dei tedeschi, fanno la differenza. Bronzo.
Quattro medaglie e potevano esser cinque se in mezzo non si fossero messe, nel 4 di coppia, le perfide francesi. Mai giocarsi con loro qualcosa negli ultimi 300 metri, mai… Così, per 25 centesimi, Kiri Edwina English-Hawke (CUS Torino), Valentina Iseppi (SC D’Annunzio), Stefania Gobbi (SC Padova) e Chiara Ondoli (SC De Bastiani) devono accontentarsi del quarto posto. Ma anche a loro, come gli altri finalisti, i complimenti per il valore mostrato in finale.
Domani l’Italia ha altre 7 carte buone per altri podi. A partire dalle 15, singolo leggero maschile, 2 senza maschile, 4 senza leggero maschile, i 2 doppi leggeri, 4 di coppia e otto maschile.