La gioia di un bronzo, l’amarezza di due “legni”. L’Italia non delude le attese dei propri tifosi, disputa regate di alta qualità ma, dopo la prima giornata di finali, raccoglie molto meno di quanto lasciavano presagire le vittorie, nette e roboanti, maturate nelle due semifinali da 2 senza e 4 senza Pesi Leggeri, ed il secondo posto del doppio. Di Costanzo-Abagnale, all’esordio olimpico, conquistano uno splendido bronzo. Fossi-Battisti e il 4 senza leggero (Oppo, Goretti, La Padula, Ruta) si fermano ai piedi del podio dopo 2000 metri di grande lotta e sofferenza.
Il 2 senza, alla vigilia barca non accreditata della possibilità di vincere una medaglia nemmeno dal DT La Mura, si conferma la sorpresa delle sorprese. Una gara ad altissima intensità, ogni palata è una straordinaria emozione per un equipaggio che bene affronta un lago caratterizzato da condizioni (vento contro) certamente non congeniali alle loro caratteristiche. Il Sudafrica è equipaggio dalla notevole velocità nei primi e negli ultimi 500 metri, Murray e Bond vengono fuori tra 750 e 1000 con la loro stratosferica potenza. Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale offrono un rendimento costante, cedendo qualcosa solo poco dopo i 1500, ma poi, attaccando in maniera incessante, costringono la Gran Bretagna a un’umiliante resa. Il bronzo dell’umiltà e del lavoro, a testa bassa senza mai fermarsi. Una medaglia last-minute, nata dalla capacità di questi due ragazzi di calarsi nella parte degli emergenti in poco più di un mese. Menzione speciale per Marco: accettare con questa grandissima professionalità di scendere, dopo due stagioni di medaglie (un oro iridato e 4 argenti), dal 4 senza, rilanciandosi in un’altra specialità, non è da tutti. Bravissimo anche Giovanni, già in evidenza nel 2 senza con Domenico Montrone per buona parte della stagione, e complimenti a Giovanni Lepore, tecnico di riferimento.
Sensazione di grande amarezza per il doppio. Là davanti è battaglia Croazia-Lituania per il titolo olimpico. I Sinkovic accusano un attimo di sbandamento ma poi trovano la forza per battere Griskonis e Ritter. Francesco Fossi e Romano Battisti si esprimono bene sul passo: si staccano di dosso la Francia, cercano di rimanere in linea con la Norvegia. Pare ancora possibile, a 500 metri dal traguardo, riuscire a castigare nonno Tufte ma quest’ultimo, ansioso di conquistare la sua quarta medaglia olimpica, dimostra di possedere più vite di quelle di un gatto. Lo spettro della crisi per l’Italia si agita dalle boette rosse in avanti. Peccato, ma a Francesco e Romano occorre comunque fare i complimenti. Oggi, semplicemente, hanno incontrato tre equipaggi più forti.
Anche il 4 senza leggero culla, a lungo, il sogno di una medaglia. L’Italia consuma forse troppe energie per cercare di rimanere attaccata alle battistrada Svizzera e Danimarca. Un atteggiamento che da un lato c’è piaciuto molto, poiché Oppo, Goretti, La Padula e Ruta hanno gareggiato per il massimo traguardo, ma dall’altro, in riferimento allo scontro con la Francia, alla fine l’abbiamo pagato a caro prezzo. Non conviene mai giocarsi qualcosa di importantissimo con i francesi negli ultimi 500 metri, il loro grandissimo punto di forza (Italia molto meglio nel passo), ed anche oggi abbiamo avuto conferma di quanto ciò possa esser doloroso. Italia ancora quarta ma ancora da elogiare per il risultato complessivo di quest’Olimpiade oltre che per una finale affrontata sempre in attacco e senza risparmio. Il quarto posto di oggi è il miglior risultato quadriennale del 4 senza Pesi Leggeri e arriva al termine di un lungo percorso di risalita dopo il fallimento dell’Olimpiade londinese. Peccato che la FISA cancellerà questa specialità dal programma olimpico.
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Questo risultato è strabiliante, complimenti.
Ma questi due ragazzi come sono cresciuti per arrivare a questo risultato in cosi breve tempo?
Voglio dire che personalmente sono curioso di sapere chi sono stati gli allenatori di questi ragazzi negli ultimi 10 anni…..intendo gli allenatori societari e federali.
Sarebbe cosa gradita sapere i nomi, perchè grazie a loro è arrivato questo inaspettato risultato.
Complimenti ancora,
Daniele Panicucci.
Vorrei precisare, si può sapere chi ha allenato Marco DI COSTANZO a livello societario e selezionato a livello federale nel 2009?
Se non erro ha vinto un bronzo nel 2009 World Rowing Junior Championships – Brive-la Gaillarde, FRA
Inoltre…chi ha allenato Vincenzo Abagnale nel 2011/2012/2013 a livello societario e federale conseguendo questi risultati ?
2013 World Rowing Junior Championships – Trakai, LTU
Class Race Final Time
JM4- ITA FA Final 2 06:03.550 View Details
2012 World Rowing Championships – Plovdiv, BUL
Class Race Final Time
JM8+ ITA FA Final 1 05:47.840 View Details
2011 World Rowing Junior Championships – Eton, GBR
Class Race Final Time
JM8+ ITA FA Final 1 05:41.830 View Details
Tanto di cappello ai protagonisti che hanno contribuito al risultato odierno.