Ora che la palla è tra i piedi dei massimi dirigenti della FISA, dopo che il CIO non si è sentito di escludere la Russia dai Giochi Olimpici, il Canottaggio si aspetta rigore, equità, trasparenza. In generale, la massima credibilità da decisioni che non dovranno lasciar alcun dubbio sull’integrità e la pulizia di ciascuno dei canottieri russi presenti a Rio de Janeiro.
Oggi prima riunione FISA alle 16. Da Gazzetta.it ecco iter.
Le federazioni internazionali dovranno acquisire le informazioni dal rapporto Wada e nessun atleta, tecnico o dirigente potrà essere a Rio, se risulta in qualche modo implicato in quel dossier.
– Il Cio non ammetterà nemmeno atleti già sanzionati per doping che abbiano scontato la loro squalifica.
– Gli atleti russi che verranno accettati dal Cio dovranno obbligatoriamente sottoporsi ad un ulteriore test antidoping fuori competizione, coordinato dalla commissione indipendente della Wada.
Quindi FISA si atterra’ sicuramente a questo protocollo. La Russia, dopo la squalifica del 4 di coppia, potrebbe perdere altri pezzi della flotta sulla strada per Rio. Noi non conosciamo i nomi degli atleti Russi presenti nel rapporto Mc Laren ma sappiamo che a maggio la più importante agenzia stampa russa ha reso noti i nomi degli sportivi trovati positivi ai controlli sangue e urine post Pechino 2008. Tra loro Alexander Kornilov, iscritto alle Olimpiadi proprio nell otto, già medaglia d’ argento agli ultimi Europei. Kornilov non era però a bordo dell’Ammiraglia russa al Mondiale di Aiguebelette. Sarà l’unico nome presente nel rapporto indipendente stilato dalla Wada, delusa dalla decisione CIO, o per il Canottaggio ce ne sono altri? Lo scopriremo presto.