Italia, batti 5!

Il 4 senza
Il 4 senza campione del mondo (foto Perna)

Poznan dirà molto, Poznan dirà tutto? Difficile prevederlo. Quel che è certo è che a 50 giorni da Rio de Janeiro ognuno segue la propria strada in direzione della miglior forma fisica e mentale per il più importante appuntamento quadriennale. Nelle cinque specialità (assente il 2 senza Patelli-Bertolasi) in cui sarà in gara l’Italia, nel prossimo week end e in Brasile, mancano sicuramente alcuni dei principali contendenti per un posto in finale o sul podio. 
Nel 4 senza, ad esempio, mancano gli Stati Uniti, vincitori della prima prova di Coppa del Mondo davanti all’Italia, ma ci sono le due potenze vincitrici delle ultime sei edizioni: Australia (Barcellona 1992, Atlanta 1996) e Gran Bretagna (Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012). Prima e seconda, 4 ed 8 anni fa. Prima e seconda anche a Lucerna. L’Italia, campione del mondo proprio davanti a queste due nazioni ad Aiguebelette 2015, sa che avversari di diverso spessore, diversissimo nel caso della barca inglese totalmente rinnovata, la attenderanno. Tutti e 4, i nostri Vicino, Lodo, Castaldo e Di Costanzo, procedono verso la prima Olimpiade ma quasi due anni d’assieme, sbocciati in un grande feeling, potrebbero rappresentar l’arma in più nel confronto con la maggiore esperienza che può vantare, ad esempio, Alex Gregory, già baciato dalla gloria a Londra 2012. Vedremo, intanto all’Italia strizza l’occhio la Dea Bendata nel sorteggio delle batterie. A noi Bielorussia e Francia, a inglesi e australiani uno scontro in più.

Subito la Francia per Marcello Miani e Andrea Micheletti. Ci toccano i più forti in batteria assieme ad altri clienti scomodi come Gran Bretagna e, un po’ meno, Germania. Un solo posto per la finale, facile che questa gara potrebbe davvero dirci poco. Oltre a questi, Norvegia e Irlanda i maggiori pericoli con il Sudafrica a studiar le carte di Poznan a casa sua. Per Micheletti un giro di valzer con Miani e poi, a bocce ferme, i tecnici federali decideranno quale sarà il partner del poliziotto originario di Ispra, cresciuto a Gavirate, a Rio.

Il doppio Fossi-Battisti (foto Perna)
Il doppio Fossi-Battisti (foto Perna)

In batteria i norvegesi Tufte e Borch, più avanti i fratelli croati Sinkovic, i neozelandesi Harris e Manson, i tedeschi Krueger e Hacker. Oggi come oggi, senza dimenticare una Lituania solida ma non presente in Polonia, gli avversari più tosti per il doppio di Francesco Fossi e Romano Battisti sembrano esser questi. Avvio di stagione un po’ incolore, come 2 anni fa. 28 anni il fiorentino, 30 il privernate: dalla loro, certamente, hanno la capacità di saper ottimamente distribuire le proprie forze verso i momenti topici. Chiaramente non fa testo il 2015, anno in cui a luglio, La Mura e Cattaneo  li separarono con la convinzione di poter così salvare il 4 di coppia dalle sabbie mobili francesi … La  storia di Romano e Francesco, nostri Top Players, è fatta di battaglie epiche: qualche sconfitta e molte vittorie, dovute anche alla lettura intelligente del grado di difficoltà di ciascuna sfida.

Domenico MontroneGiovanni Abagnale: il più convincente 2 senza stagionale, quest’anno, chiamato a un difficile ma allo stesso tempo altamente stimolante battesimo nelle acque del lago Malta. Persa d’un soffio la qualificazione nell’otto, brillano in selezione e si guadagnano una nuova chance olimpica. Giovanni, giovanissimo e talentuoso, e Domenico, vero e proprio esempio di tenacia all’inseguimento del proprio sogno. Come Matteo Castaldo, le delusioni passate non lo abbattono ma, anzi, rafforzano.

Eccoci poi c’è il 4 senza Pesi Leggeri. Nuovo capovoga per la barca titolare e finalista all’ultimo Mondiale. Non più Alberto Di Seyssel, ma Giorgio Tuccinardi al fianco dei riconfermati Martino Goretti, Stefano Oppo e Livio La Padula. Tre classe 1985 e un giovanissimo. Solo sette barche iscritte a Poznan, ma tutte di buona o ottima qualità. Un test importante per capire la direzione dell’Italia in questa specialità dopo una Varese in chiaroscuro con due equipaggi, nessuno dei quali capace di raggiungere la finale.

Da Poznan, quindi, vogliamo un bel “battito” di cinque dalla nostra Italia!

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