I Campionati Italiani Under 23, Ragazzi ed Esordienti di Gavirate, caratterizzati da una maxi-partecipazione di quasi il 20% (990 a 825) superiore a Lago Patria 2015, ci regalano anche quattro nuovi record. La copertina è dedicata al singolo Pesi Leggeri femminile: Federica Cesarini (Canottieri Gavirate) abbassa di quasi 13 secondi (12”85) la miglior prestazione registrata nel 2014. Non solo: sia lei, sia Valentina Rodini (Fiamme Gialle) viaggiano sotto il tempo federale. Due importanti messaggi in vista del doppio leggero dei prossimo Mondiali Under 23 e, sicuramente, anche del prossimo quadriennio.
Ma sono tante Donne a migliorare: gli altri tre nuovi primati di categoria riguardano due senza, quattro senza e quattro di coppia PL. Molto bene anche Ludovica Serafini e Carmela Pappalardo, reduci dalla positiva esperienza di Lucerna: il loro 2 senza Under 23 viaggia più veloce del migliore di sempre (2014) di ben 4 secondi e 22 centesimi, il 4 senza composto assieme a Giovanna Schettino e Lavinia Martini di 67 centesimi.
Anche il 4 di coppia leggero della Canottieri Varese (Denise Cavazzin, Alice Santopolo, Lisa Colatore, Nicoletta Bartalesi) abbassa il precedente record di quasi 12 secondi.
Luca “Rambo” Rambaldi (Fiamme Gialle) conferma le attuali gerarchie della Coppia staccando sensibilmente sia Giacomo Gentili (Bissolati Cremona) sia Emanuele Fiume (Pro Monopoli). A Clara Guerra (Pro Monopoli) e Federico Gherzi (Esperia Torino) i titoli femminile e leggero maschile.
Rimanendo alle finali Under 23 di ieri, non si può non segnalare lo spettacolare confronto tra Tevere Remo (Filippo Destro Castaniti, Jacopo Mancini, Niccolo’ Pagani, Leonardo Calabrese, tim. Niccolo’
Massai) e Canottieri Firenze (Neri Muccini, Leonardo Pietra Caprina, Alberto Dini, Dario Favilli, tim. Niccolò Mancusi Lotti). Sei centesimi per l’incoronazione della barca romana. Davvero incerto, sino all’ultima palata, anche l’otto dove la Canottieri Lario, per soli 72 centesimi, prevale sull’Elpis Genova. Tra le Donne a stravincere è la Canottieri Moltrasio, vincitrice del titolo italiano anche nel 2 con (Carcano, Mondelli, tim. Crippa). Doveva pesar davvero parecchio quel timoniere per il CC Saturnia: prima di incassare 27 secondi nel 2 con, Ale Mansutti e Stefano Morganti avevano spadroneggiato nel due senza. Trieste (e Saturnia) vincente anche nel doppio femminile con Beatrice Millo e Federica Molinaro. I genovesi comunque non piangono, anzi si portano a casa gli ori nel doppio (Mumolo, Garibaldi) e 4 di coppia leggero (Gaeta, Badagliacca, Nizzi, Costantini). Il settore femminile della Lario produce frutti dolci anche nel 4 di coppia (Rocek, Pelacchi, Noseda, Sala) e nel doppio (ancora Noseda e Sala). Un titolo anche in Sicilia. L’iridato Giovanni Ficarra trionfa nella sua specialità, il 2 senza PL, con i colori della Canottieri Peloro assieme a Sebastiano Galoforo. I 4 senza ai pesanti della Marina Militare (Giulivo, Laino, Maestrale, Benetti) e ai leggeri del CUS Pavia (Fabozzi, Buoli, Cervellati, Romani).
Per cominciare vorrei fare i miei complimenti ad atleti ed atlete, che si sono messi in evidenza in questi bei Campionati Italiani.
Complimenti anche alle società, che hanno contribuito a rendere questa manifestazione cosi numericamente importante, alla luce dell’infelice organizzazione 2015 a Lago Patria.
Ma purtroppo il campo regata di Gavirate continuerà ad essere ricordato non solo per queste belle cose.
Il problema delle ALGHE presenti sul tracciato di gara, non è MAI stato veramente risolto, ed ogni anno, quando si ripresenta puntualmente, per buona tradizione, infiliamo la testa sotto la sabbia, smontiamo le barche e tiriamo avanti.
Adesso, non mi aspetto che l’organizzazione si accolli i costi di “bonifica” dell’intero lago, o assuma una squadra di sommozzatori armati di decespugliatori subacquei… ma, a questo punto, non posso far a meno di domandarmi se davvero Gavirate sia un luogo idoneo dove svolgere un CAMPIONATO ITALIANO degno di cotanto nome!
Si sono verificati troppi casi che, anche quest’anno, hanno influito sul regolare svolgimento di alcune gare in programma.
Non si vuole certamente sminuire il titolo guadagnato dai vincitori, o la buona fede dei giudici arbitri, che d’altrocanto, una volta passate le boe rosse della partenza… da regolamento, se ne lavano un po le mani.
Ma ci sono ancora troppi casi..
Troppi casi, che puntualmente non vengono neanche seguiti da ricorsi ufficiali, in quanto le società comprendono bene la loro oggettiva inutilità.
Credo però che se, invece, le società che incappano in questa enorme SFIGA, segnalassero il problema anche in maniera ufficiale… a fine anno si potrebbe analizzare bene il problema in sede di assegnazione gare.
Evitando cosi di svolgere manifestazioni così importanti in luoghi che non garantiscono abbastanza garanzie.
Non è mia intenzione stigmatizzare o mettere al bando una bella e ben organizzata città come Gavirate, ma purtroppo ad oggi, non riesce ancora a svincolarsi da grandi incognite, che malauguratamente pendono sulle teste dei nostri ragazzi, che rischiano di vanificare i sacrifici di un’intera stagione.
Saluti.
Enrico Caponi.
E’ proprio vero, Gavirate è così inadatta per le gare e l’allenamento che tutto il mondo viene ad allenarsi sul lago in questione. L’ Idroscalo anche lui ha le alghe , il lago Patria spesso ha pesci morti ed altro che vagano per il lago, Candia e piccola , Piediluco non piace a nessuno, Pra e Ravenna hanno il vento. non abbiamo proprio laghi adatti in italia incredibile………Chiediamo a Sarnen centro federale Svizzero se ci ospita per partecipare ai prossimi campionati italiani. Agli svizzeri nessuno ha il coraggio di dire niente.
Diementicavo…..Grande Fede per la vittoria, voluta ed ottenuta e grande Valentina per la bellissima gara che assieme a Fede ci avete regalato a noi spettatori. Vi auguro un grande in bocca al lupo ora che siete in coppia per un lungo e duraturo futuro azzurro.
Tutte le nazionali vengono a Gavirate per fare RADUNI, RITIRI ma non certo gare….
Vengono per il clima mite dell’Italia e sicuramente per l’organizzazione e le infrastrutture locali, nessuno lo mette in dubbio..
Ma prendere un banco d’alghe in allenamento non è la stessa cosa che prenderlo nella gara più importante dell’anno, per i ragazzi e le società.
Quanto riguarda gli altri campi che hai citato, all’Idroscalo hanno deciso di non gareggiare (almeno manifestazioni di rilievo) finchè non viene risolto definitivamente il problema Alghe;
Ravenna, Genova e compagnia cantante sono soggetti a effetti atmosferici (come TUTTI i campi di rigata al MONDO, anche nella tua cara Svizzera), per i quali non possono essere prese grosse contromisure, perchè per loro nutura…sono “naturalmente imprevedibili”.
In definitiva, se c’è vento, piove, o fa freddo… sarà freddo ed umido per tutti allo stesso modo!!
L’incognita della “vegetazione galleggiante” è un problema ben diverso.
Mi ripeto, diverse gare sono state falsate da questo problema non curato e, a questo punto, neanche riconosciuto.
Chi fa finta di niente, come te, dovrebbe parlare a quattrocchi con gli atleti/e che hanno subito questo grave torto!
Onore ai Vincitori, e rispetto per i Vinti.
Enrico