Da Amalfi ad Amalfi. Sempre ad Amalfi, of course. Il Cavallo alato interrompe il dominio del Leone veneziano. Nel 2012 una vittoria al fotofinish, per tre centimetri proprio su Venezia. Oggi un successo straordinario, costruito sapientemente nella seconda parte del percorso con rimonta e sorpasso ai danni di un’ottima Pisa. Terzo posto per Genova, soltanto quarta Venezia che mai, anche per lo sfavore della corsia determinata dal quarto posto (vittoria per Genova) nella regata dei Gozzi, è riuscita a entrare in gara.
Undicesima vittoria, nella storia della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane, per Amalfi, oggi rappresentata Luigi Lucibello, Luigi Amendola, Fabio Infimo, Mario Paonessa, Emanuele Liuzzi, Luca Parlato, Alberto Bellogrado e Luigi Proto (tim. Enrico D’Aniello). Allenatore Franco Noio, per un successo da dedicare a Giuseppe D’Amico, anima del Canottaggio Master italiano ieri ricordato con l’istituzione di un premio consegnato al più anziano vogatore amalfitano: Luigi Amendola. Non è bastata a Pisa (Tonini, Agamennoni, Stefanini, Meoni, Ferroni, Margheri, Melosi, Mostardi, tim. Ciulli) una partenza esplosiva ma il secondo posto è un’inversione di tendenza rispetto ai “cucchiai di legno” delle ultime due stagioni. Genova mantiene la terza posizione con Perino, Gabbia, Garibaldi, Bo, Maggi, Solari, Solari, Moretto e timoniere Boccuni. Certamente inaspettata, almeno nelle proporzioni, la sconfitta dei veneziani Rigon, Cardaioli, Stefanile, Colombi, Colombi, Smerghetto, Gamba, Ghezzo e Morosinato (tim.). Tutto questo, perché Venezia aveva dominato le ultime tre sfide.
Il Cavallo alato vola alto quindi, anche se il Leone, seppur tutt’altro che ruggente in questo pomeriggio piovoso, resta largamente padrone della storia di questa manifestazione con 33 successi. Più di quanti Amalfi (11), Pisa e Genova, entrambe 8, ne sono riuscite a metterne assieme nelle altre 27 edizioni. Consolazione non magra.