Varia il programma dei Tricolori di Gavirate. Ma perché o, meglio, per chi?

gavirate“Numerose richieste”. Ecco cosa induce il Consiglio Federale (tutti d’accordo? Non sembra…) a variare “in deroga all’art. 2 – Sequenza Gare del Regolamento Organizzativo delle Regate” il programma gare dei Campionati Italiani Ragazzi, Under 23 ed Esordienti in programma a Gavirate sabato 11 e 12 giugno 2016. 

In realtà, pare che molti stiano cascando dalle nuvole e a un mese dall’appuntamento tale scelta della Federazione, alla luce delle recenti proteste (quelle si, a noi più evidenti delle richieste di spostamento), appare davvero  inappropriata.

Tutto questo perché, mi fanno notare non pochi allenatori (alcuni rappresentanti dell’Associazione Allenatori Canottaggio),:

– ancora una volta l’ANAC non viene interpellata per un’opinione sull’eventuale spostamento;
– non si capisce quale sia la reale ragione alla base di questa variazione.

Il cambiamento del programma dei Campionati Italiani di Gavirate forse accontenta qualcuno ma certamente scontenta molti.  Sarebbe interessante che la Federazione spiegasse perché  onde evitare che molti degli scontenti inizino a chiedersi per chi, a vantaggio di quali soggetti, avviene questo stravolgimento.

11 pensieri riguardo “Varia il programma dei Tricolori di Gavirate. Ma perché o, meglio, per chi?”

  1. Se avete notato ad oggi non è ancora pubblicato neanche il bando degli assoluti di Ravenna!! Spero non per questioni di programma gare. Le società sono mesi che hanno programmato gli equipaggi da fare, le doppie gare i cambi barca, tutto. Tutto su un programma concordato da regolamento da anni. A un mese dalla gara più importante della ns federazione spero vivamente che non si faccia scempio di tutto l’attivita delle ns società.

  2. Spero che tutti questi addetti ai lavori che hanno proposto questo cambiamento in “corsa” del programma gare per il bene del settore femminile ,si facciano vivi con tanto di nome e cognome e ci spiegano i perché delle loro richieste…… Chi intelligentemente ha scritto l’art 2 del codice di gara e normative connesse delle CARTE FEDERALI ,ha sicuramente tenuto conto delle varie programmazioni che anticipatamente le società fanno per bene figurare ai campionati delle varie specialità e perciò ha ben specifato che il tutto si dovrebbe cambiare con largo anticipo. Spero vivamente di esere smentito da argomenti e fatti concreti anche da chi ha sostenuto e ottenuto questa richiesta!!!!! E che le acque torbide create da questa “urgente e rapida “decisione tornino limpide e sopratutto trasparenti .
    Cordialme Alberto Tabacco

    1. Come si fa a parlare di trasparenza se ci sono passaggi di atleti dell’ultimo minuto alla faccia della serietà di una programmazione.
      Se fosse come dici non ci sarebbero stati tali trasferimenti.
      Un mercimonio spesso di minorenni!
      Si diventa dei professionisti delle iscrizioni e alcuni allenatori stanno diventanto dei piccoli Moggi (piccoli perchè non girano grosse cifre) per esclusivi fini personali cioè contratti nuovi e obiettivi di carriera in attesa di uno sfacelo alle olimpiadi! Tutti pronti a puntare il dito e cambiare carro! Olè!!

  3. Credo che la scelta di modificare il programma di un campionato italiano dopo che le società si erano già programmate da tempo a formare degli equipaggi in funzione del programma stabilito, equivalga a modificare le regole di una partita quando questa è’ già incominciata per assecondare una parte in competizione.
    Tutto questo con l’avvallo di una Federazione che anziché’ essere garante di un ordine già accettato e metabolizzato dalle società ne favorisce lo stravolgimento per ragioni sicuramente clientelari e prive di qualsiasi base democratica.
    Per essere smentito mi si dovrebbe provare che qualcuno ha fatto una indagine in merito alla modifica del programma dei campionati italiani ragazzi presso tutte le società affiliate alla FIC.
    La mia societa’ non è stata sicuramente interpellata. E la mia societa’ fa parte di quelle società’ che si erano programmate sul programma precedentemente approvato.
    Trovarmi a fare queste considerazioni unitamente ad altri fatti negativi che recentemente hanno coinvolto la mia Federazione e’ per me causa di tanta amarezza.
    Livio Micheli
    Canottieri Moto Guzzi

    1. Ecco l’avviso 53 della FIC datato 20 maggio, quindi oggi possiam dire tutto è bene quel che finisce bene?

      Il Presidente Federale,

      con riferimento all’avviso n. 43 del 05 maggio 2016, in merito alla deroga disposta sulla modifica della sequenza gare dei Campionati Italiani Ragazzi, Under23 ed Esordienti – Gavirate 11-12 giugno 2016, su segnalazione del Presidente della Commissione Direttiva Arbitrale, sentito il Consiglio Federale, dispone che la deroga sia da ritenersi nulla ai sensi e per gli effetti del disposto normativo dell’art. 2 ultimo capoverso del Regolamento Organizzativo delle Regate che recita:

      omissis…..tale sequenza è tassativa per i Campionati d’Italia e non può essere modificata nel corso della stagione agonistica. Per tutte le altre regate vale quanto previsto al successivo art. 9…..omissis

      In allegato relativo bando di gara col programma gare predisposto secondo l’ordine della sequenza gare stabilito nel sopra citato articolo.

  4. Io spero vivamente che questa modifica venga riproposta nella prossima stagione agonistica. Dare la possibilità come nelle altre categorie, di poter disputare la regata dell’otto femminile come “seconda gara”, che tutti sappiamo essere specialità di propulsione e coesione di gruppo, significa tenere fortemente in considerazione la crescita del canottaggio femminile. Spero che la protesta di alcuni, sia semplicemente legata all’ articolo 2 che vieta di modificare la sequenza gare ai campionati italiani e non alla bontà della scelta, che non ho sentito commentare da nessuno!!! Francamente non capisco come questa “tentata modifica” possa inficiare i piani di alcune società, come hanno commentato alcuni sopra, se si punta a ben figurare in una specialità, gareggiare alle 10.00 oppure alle 12.00 non credo possa in alcun modo alterare la performance dei propri atleti. Tuttavia potrebbe disturbare l’organizzazione e la gestione di una eventuale seconda regata e questo mi è chiaro, ma la domanda che bisognerebbe farsi è: “Ci sta veramente a cuore lo sviluppo del canottaggio femminile?” Quante società hanno 8 atlete da poter schierare in acqua per poter disputare la specialità dell’otto? 2-3 come ogni anno? Forse il problema è questo, troppo poche! Miei cari amici allenatori saranno sempre troppo poche se guardiamo solo le rose del nostro giardino!

  5. C’è chi le rose nel proprio giardino le fa crescere da anni………rispettando sempre tempi e modi e sopratutto consigliandosi è discutendo con chi ” coltiva ” la stessa passione,io come tanti altri ci siamo sempre adeguati senza nessuno sforzo alle regole esistenti . A mio modesto parere non è certo un cambio di programma gare a trasformare un bel giardino in uno splendido roseto.

    1. Gentile Alberto, mi tocca risponderle personalmente perchè lei parla di osservazione di regole e adeguamenti, lasciando implicitamente intendere che chi ha sostenuto tale modifica volesse evadere dall’osservazione delle stesse. Mi dispiace deluderla ma non è così, nel supportare i contenuti di cui sopra(quelli che ho esposto nel precedente commento) è abbastanza chiaro che i modi e i tempi sono ovviamente legati ad un regolamento redatto probabilmente quando il problema non sussisteva, ora che FORTUNATAMENTE esiste sarebbe stato giusto discuterne la sostanza e non la forma che mi sembra chiaramente vincolata e non modificabile. Credo che lei abbia perso una grande opportunità in questi commenti e cioè quella di un sano confronto sulla funzionalità di un tale provvedimento(magari dalla successiva stagione). Ed è contraddittorio quando denuncia un mancato coinvolgimento di chi da anni si impegna per la crescita di un settore e poi si chiude irrimediabilmente in un articolo 2 ultimo capoverso del Regolamento Organizzativo delle Regate. Se un giorno dovessi avere l’opportunità di parlare con lei mi preoccuperò più di avere un codice tra le mani, piuttosto di una mente preposta al confronto ed all’arricchimento. molto cordialmente
      Flaviano Ciriello

  6. Concludo la mia personale discussione ringraziando il presidente Giuseppe Abbagnale e l’associazione allenatori per la disponibilità data nell’ascoltare e valutare l vari problemi societari ,trovando in modo molto intelligente la giusta soluzione del problema.
    Tabacco Alberto

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