Il treno del Canottaggio verso Rio de Janeiro si ferma ancora, per l’ultima volta, dal 22 al 24 maggio. Appuntamento a Lucerna per 400 atleti in arrivo da 47 nazioni. Chi tra questi vuol vincere una medaglia alle Olimpiadi, raggiungere un piazzamento in finale oppure semplicemente respirare l’atmosfera del Villaggio brasiliano.
Diamo subito uno sguardo a ciò che più ci interessa: l’Italia e i suoi competitors
OTTO MASCHILE – Sarà sfida secca per Agamennoni, Stefanini, Abagnale, Frattini, Montrone, Infimo, Paonessa e Venier (tim. D’Aniello). Sfida secca in finale: cinque equipaggi per due posti in Paradiso. Con l’Italia, anche la Polonia (già battuta nettamente a Varese in Coppa del Mondo), la Spagna (finale B agli Europei), l’Australia e gli Stati Uniti. Sulla carta, fermo restando che occorre saggiare il valore attuale di australiani e statunitensi (reduci quasi tutti, gli uni e gli altri, da finali B iridate), si tratta di un compito alla portata dell’equipaggio azzurro che, sotto le attente cure di Andrea Coppola e Vittorio Altobelli, dimostra di esser cresciuto tra il 2015 e il 2016.
4 DI COPPIA MASCHILE – Sette barche in lizza in questa specialità dove l’Italia si presenta sulla linea di partenza dopo un periodo di alti e bassi dovuto ai problemi, per ultimo il buon Luca Rambaldi, di alcuni componenti dell’equipaggio. Con Rambo, Alessio Sartori, Francesco Cardaioli e Giacomo Gentili. Canada e Nuova Zelanda, Stati Uniti e Russia: ecco almeno 4 avversarie da tenere adeguatamente in considerazione.
SINGOLO MASCHILE E FEMMINILE – A Lucerna anche il singolista. E’ Paolo Perino, servirà una grande impresa per staccare il biglietto per Rio de Janeiro anche perché la concorrenza sarà da un lato abbondante (16 avversari) e in parte anche ottima (il belga Obreno, l’israeliano Fridman). E’ iscritta la vogatrice leggera Valentina Rodini nel singolo.
2 SENZA FEMMINILE – Polonia, Cina, Repubblica Ceca e, forse, anche Ucraina. Sara Bertolasi e Alessandra Patelli, smaltita l’euforia del podio in Coppa del Mondo a Varese, dovranno trasformarsi nuovamente in famelici piranha per far un sol boccone di queste avversarie. A Rio i primi quattro 2 senza.
DOPPIO FEMMINILE – Meno concorrenti ma anche meno posti (2) per Laura Schiavone e Giada Colombo. Danimarca, Finlandia e Russia le più arrabbiate dopo Aiguebelette.
DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE – La partita di Laura Milani e Betta Sancassani si giocherà soprattutto con Svezia, Olanda, Romania e Grecia. Dovranno tener dietro di sé almeno 3 di questi 4 equipaggi, oltre naturalmente alle altre barche iscritte: se saranno al 75% della condizione espressa nei primi 2 anni di questo strano quadriennio non è certamente una missione impossibile.