
Nei momenti di siccità, pregare il Drago è cosa buona e giusta. Così da 0, nel giro di un’ora la Cina qualifica tutte e quattro i suoi equipaggi per le Paralimpiadi. Vincono il singolista e il doppio , sono secondi il 4 con e la singolista. A Rio de Janeiro 2016 anche i singolisti coreani, assieme al doppio della Russia e al 4 con dell’Australia, sotto i soddisfatti occhi di Warwick Forbes. Se il responsabile dell’European Training Center dell’Australian Institute of Sport può applaudire e festeggiare la qualificazione di suoi ragazzi, il nostro presidente federale Giuseppe Abbagnale, qui a Gavirate assieme ai consiglieri Dario Crozzoli e Rossano Galtarossa, può andar fiero della prestazione di Daniele Stefanoni e Anila Hoxha
La qualificazione sfuma per quasi due secondi, ma proprio nulla si può rimproverare a loro oppure al responsabile tecnico Dario Naccari. Serviva un vero e proprio miracolo sportivo, considerando il periodo di inattività di Anila nel momento clou della preparazione a causa di un infortunio. Non è accaduto, ma i due ragazzi, una coppia molto ben assortita, ci sono andati vicinissimi. Quarti, attaccati agli statunitensi e a quasi un’imbarcazione dai russi. Grande gara, mille metri di notevole intensità disputati sempre all’attacco.
A Gavirate l’Italia non riesce così a coronare l’obiettivo di allargare la propria flotta verso Rio unendo ai singolisti e al 4 con, già qualificati ad AIguebelette, anche il doppio.
Diceva Alexander Pope “Beato colui che non si aspetta nulla perché non sarà mai deluso”. Oggi, sicuramente, prevale la delusione ma, quando questo stato d’animo passerà, per Daniele e Anila ci saranno soltanto nuovi stimoli e motivazioni per riprovarci. Stefanoni, già protagonista in due Paralimpiadi nel Canottaggio, non pare affatto sazio e Anila, come Stefania Toscano a Pechino e Silvia De Maria a Londra, crede molto in lui. E fa certamente bene!
Magra consolazione!