
Scusate se insisto ma a me la questione della Thomas Keller Medal risulta sempre, anno dopo anno, piuttosto indigesta. Oggi WorldRowing rende noti i nomi dei 5 finalisti per la più alta onorificenza nel Canottaggio attribuita entro cinque anni dal ritiro dell’atleta dalla pratica agonistica.
Pienamente d’accordo sull’indicazione del danese Thomas Ebert, bronzo a Sidney 2000 e due volte campione olimpico prima ad Atene 2004 e poi a Pechino 2008 con il 4 senza leggero della Danimarca. A buon rendere, poi, anche 7 titoli mondiali.
Ma poi? La prima perplessità riguarda le 2 sorelle neozelandesi: Georgina e Carolina Evers-Swindell. Due volte vincitrici dell’oro olimpico, ad Atene 2004 e Pechino 2008, e tre volte campionesse mondiali nel doppio. Un curriculum rispettabilissimo e leggendario, d’accordo, ma la loro ultima gara internazionale, registrata dal portale WorldRowing, risale proprio all’Olimpiade cinese. Otto anni fa, quindi siamo decisamente fuori tempo massimo (“the medal may only be awarded to someone within five years of their official retirement”.
Discutibile, poi, la scelta di inserire addirittura due vogatrici statunitensi dell’otto femminile. Barca sensazionale e imbattuta dal 2006, anche qui nulla da dire sul valore espresso nel corso degli anni da Erin Cafaro e da Caryn Davies, ma… Due vogatrici protagoniste degli stessi grandi risultati (leggermente meglio la Davies) a bordo dello stesso equipaggio inflazionano la Thomas Keller Medal. Possibile che non ce ne fossero altre/i da porre all’evidenza della giunta esecutiva della FISA?
Poi , con Greg Searle, raggiungiamo veramente il top… Un oro olimpico vinto insieme al fratello Jonathan a Barcellona 1992 nel 2 con. Gara leggendaria, certamente, ma andandolo a rileggere dopo 24 anni rimane un risultato figlio soprattutto del black out dei fratelli Abbagnale dopo i 1500 metri quando erano padroni assoluti dell’evento. Un oro olimpico e poi? Atlanta 1996: con il 4 senza della Gran Bretagna è terzo. Anni dopo, altri inglesi avrebbero fatto decisamente molto meglio in questa specialità…. Sidney 2000: con il 2 senza, non riesce a difendere il titolo olimpico detenuto da Pinsent e Redgrave, facendo scendere la Gran Bretagna addirittura giù dal podio. Dieci anni di stop e poi la grande festa londinese, nel 2012, con il bronzo nell’otto a 40 anni. Ecco, Searle è finalista nella Thomas Keller Medal a mio avviso perché la sua certamente una storia di cui i media si possono innamorare, “La medaglia vinta a 40 anni… 20 anni dopo l’oro di Barcellona… Aveva smesso a Sidney 2000…”, ma chi in questo caso è chiamato a riconoscere i meriti dei vogatori, quindi donne e uomini che sanno leggere in maniera attenta e profonda i curriculum di campioni e campionesse di tutto il mondo, non possono e non devono lasciarsi toccare dai sensazionalismi di determinate storie.