La Gran Bretagna non vuol mollare lo scettro

canottaggiomania_4senza_GBRLe Olimpiadi di Rio de Janeiro, per la Gran Bretagna, sono ormai dietro l’angolo. Il processo di selezione dei migliori equipaggi è in pieno svolgimento e, come dice Alex Gregory, campione olimpico a Londra 2012 nel 4 senza, “noi tutti vogliamo essere su quella linea di partenza sotto la statua del Cristo Redentore a Rio”. Katherine Grainger, 4 volte medagliata alle Olimpiadi con la ciliegina dell’oro nel doppio a Londra, si sofferma sul count down. “Sei mesi, tre, uno, una settimana: sempre intenso, sempre più emozionante”. Pete Reed, compagno di barca di Gregory 4 anni fa, afferma, invece, che “mai come quest’anno la squadra inglese appare unita, compatta e concentrata sull’obiettivo da raggiungere”. La famiglia della moglie di Alan Campbell, terzo in singolo a Londra 2012 è brasiliana. “Saranno, in parte, Olimpiadi casalinghe per me ma, più in generale, costituiranno un’esperienza di primissima classe non solo per noi atleti ma anche per il pubblico che rimarrà a bocca aperta…”.

La Gran Bretagna vince, consecutivamente, l’oro alle Olimpiadi nel Canottaggio da Los Angeles 1984. Nove medaglie: 4 successi, 2 argenti e 3 bronzi a Londra 2012, con 28 atleti sul podio e ben 47 (tutta la squadra) in finale. Si può realmente pensare di poter far meglio a Rio?  Certamente è legittimo aspirare al mantenimento dello scettro di padrona del Canottaggio mondiale. Con 12 imbarcazioni già qualificate per il Brasile, con la Nuova Zelanda a quota 9 (preceduta anche dagli USA con 10), la strada sembra esser quella giusta.

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