Rio de Janeiro: inquinata e pure… ventosa?

lagoaStiamo per concludere l’anno e, data una veloce occhiata alle ultime notizie su Rio de Janeiro, mi sembra opportuno condividerle con voi lettori. A inizio mese autorevoli quotidiani inglesi e statunitensi come The Guardian e UsaToday ad esempio, danno notizia dei risultati dei nuovi test nelle acque brasiliani commissionati da Associated Press, la prima agenzia di stampa internazionale con sede negli Stati Uniti. A fine luglio, lo ricordiamo, il primo allarme (clicca qui), con pronta replica ad AP a firma della FISA dopo approfondimento con il CIO. 

AP, in sintesi, ci dice che “le acque sono più ampiamente contaminate da liquami di quanto precedentemente noto e rappresentano una minaccia maggiore per la salute degli atleti in vista dei Giochi”. Secondo quest’analisi, appunto, la contaminazione batterica non si verificherà a livello di costa ma anche lontano, proprio in coincidenza dei campi di regata di vela, canoa e canottaggio. Assenza, quindi, di fattori di diluizione. AP riflette, quindi, sull’altissima probabilità di dolori di stomaco e  respiratori oltre a infezioni. Ancora recentemente, il Comitato Organizzatore di Rio de Janeiro, però, ribadisce: “La salute e la sicurezza degli Atleti costituiscono priorità assoluta e non esiste dubbio sul fatto che la qualità dell’acqua sia conforme alle norme pertinenti. Rio 2015 segue il parere degli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le linee guida sugli ambienti acquatici salubri con programma di analisi microbiologiche”. 

La prima inchiesta di AP, quella di luglio, si basa soprattutto su campioni prelevati lungo le rive del Lago Rodrigo de Freitas, sede delle competizioni di Canottaggio. Un particolare tipo di batteri, i coliformi fecali, sarebbero di oltre 16 volti superiori a quanto consentito dalla legge brasiliana. USAToday riferisce delle precauzioni adottate durante i Mondiali Junior, a cominciare dall’accurata pulizia dei remi, e del fatto che durante l’evento il 6,7% dei 567 vogatori si sarebbe ammalato (fonte FISA).

A queste preoccupazioni, per il campo di regata, si aggiunge una recentissima considerazione di Emma Twigg. “I primi mille metri sono abbastanza riparati, poi ecco un vento fastidioso e laterale nella seconda metà del percorso. Ogni giorno, alla stessa ora, si presentava durante gli allenamenti con la stessa intensità”. Rio ventosa, oltre che inquinata?

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