Il bilancio dell’annuale Conferenza Allenatori? Naturalmente, al di là delle fonti federali che la definiscono come nel 2014 “un successo”, non possiamo esprimerci direttamente, a parte che troviamo abbastanza singolare l’incremento del numero degli Allenatori da 150 a 191 tra giovedì e sabato. Come anticipato, ci pare corretto, come negli ultimi due anni, riferirci a chi la Conferenza l’ha vista e vissuta e l’obiettivo è anche quello di fornire all’area Tecnica/Formazione utili spunti per l’edizione 2016. Iniziamo da Francesco Stoppa (Canottieri Milano) e da Annalisa Cozzarini (Società Ginnastica Triestina). Chiunque avesse voglia o piacere di inviare la sua opinione a CanottaggioMania lo faccia pure scrivendo a callai@losprint.com.
Annalisa Cozzarini: “E’ la prima volta che partecipo a una conferenza allenatori e sono contenta di aver preso parte a questa esperienza. Siamo nel momento dell’anno in cui si può dare uno sguardo alla stagione agonistica appena conclusa e confrontarsi prima di ripartire. A mio avviso la parte più interessante sta proprio in questa parola: il confronto. Grazie a iniziative come queste c’è la possibilità in tutti i momenti (coffee break, cena) di dialogare non solo con altri allenatori, ma con campioni del passato e altri professionisti che hanno fatto la storia del canottaggio in diversi modi: ho avuto ad esempio il piacere di sedere a tavola con Silvano Dambrosi, pluricampione italiano in singolo negli anni 60, e al giornalista Enrico Tonali, cosa che mi ha permesso di associare un volto ad una famosissima voce. Per quanto riguarda la conferenza in sé, trovo molto utile sentire le testimonianze di allenatori facenti parte di federazioni diverse: cosa possiamo insegnare noi a loro e cosa del loro mondo possiamo trasportare nel nostro? Discorso analogo vale per l’intervento di Colamonici; grazie a una rapida visione del modo di lavorare di Nuova Zelanda e Australia abbiamo potuto raffrontarci con ciò che accade al di là dei nostri confini. Interessanti comunque tutti gli interventi: dagli aspetti psicologici, al trattamento degli infortuni, alla correlazione fra forza – consumo di ossigeno e prestazione sui 2000; da cui ho tratto spunti di riflessione interessanti e che meriterebbero di essere approfonditi”.
Francesco Stoppa: “Tutti e 5 gli allenatori presenti della Canottieri Milano condividono che sia stato un bel momento di socializzazione e incontro tra allenatori. Sono mancati, il sabato, alcuni interventi da parte di esperti esterni alla Federazione e nei contenuti della presentazione mancava un filo conduttore ben chiaro. Riguardo l’intervento del dottor La Mura, a prescindere dall’opinione che se ne ha, va riconosciuta la chiarezza dell’esposizione e l’ampio sostegno alle argomentazioni presentate. Ho apprezzato moltissimo il Centro di Preparazione Olimpica di Formia e magari sarebbe bello visitare anche gli altri due anziché andare a Terni”.