Tornerò presto sulla corretta e opportuna riflessione di Renato Alberti che, a commento dell’articolo sul primato (in percentuale) dei tesserati Under 18 , mette giustamente in rilievo il grave problema del Canottaggio italiano. “Quando i nostri ragazzi diventano maggiorenni la stragrande maggioranza smette di remare e per sempre”. Vero è che dovremmo, come dice Renato, “incrementare il numero degli under 18 e diminuire la loro incidenza percentuale sul totale, ossia rendere appetibile il canottaggio anche per i maggiorenni, che in fondo costituiscono il 75% della popolazione”. Quell’88% rappresenta la fotografia attuale della nostra disciplina ed emerge, sempre più, la necessità di azioni federali dedicate al contrasto dell’abbandono. Azioni attualmente esistenti, al massimo, sulla carta visto l’attenzione dei nostri vertici proiettata quasi esclusivamente sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Grazie alla preziosa collaborazione di Francesco “Roby” Ferretto, presidente dell’Argus Santa Margherita Ligure, posso oggi proporre un altro interessante dato, magari ricollegabile anche alla tematica dell’abbandono. Il numero degli atleti gareggianti (atleti con almeno una gara all’attivo) nella stagione 2015 (clicca qui), giunta al termine dopo la regata di Sabaudia. Sono numeri in calo o comunque attestanti l’assenza di crescita sotto questo importante profilo, perché dalla presenza numerica delle Società e dei loro atleti che si può certificare lo stato di salute (la vitalità) di un movimento.
Scendiamo da 5926 a 5894 quando, invece, nel terzo anno di mandato di un quadriennio federale dovrebbe viceversa registrarsi un’incisiva spinta verso l’alto. Una spinta che c’è per la categoria Master (da 1213 a 1271) ma va in direzione opposta, verso il basso, per le categorie giovanili (da 2108 a 2025) e Ragazzi-Junior-Under 23-Senior (da 2605 a 2518). Si capisce bene che grazie all’attività del Remare a Scuola arriviamo al “boom” (20.000? 25.000?) del tesseramento Atleti, presto spiegato l’88%, ma poi l’ingresso nella famiglia del Canottaggio “giocato”, attraverso gare regionali, Meeting Nazionale e Festival dei Giovani, è quasi inesistente o comunque molto difficoltoso perché non è probabilmente accompagnato da iniziative altrettanto efficaci. E si evince anche la “discesa”, più o meno vertiginosa, tra i Cadetti (790) e gli Juniores (551) passando per i Ragazzi (744). I Senior? Tra i 19 ed almeno i 27 anni (sicuramente ne sono compresi molti anche Over 27 tra i Senior) ci fermiamo a poco più di un migliaio.
Di queste problematiche, in maniera seria, con idee e risorse dedicate a progetti di sviluppo, dovrebbe occuparsi una Federazione sensibile e attenta a 360 gradi alla crescita del proprio movimento. Forse forse, capirebbe che quel sentimento di malcontento che si sta diffondendo tra le Società, alle quali degli sport da spiaggia e dei 3 maltesi sotto tutoraggio nulla importa, non è assolutamente casuale.