La vicenda del settore femminile? Una fiction a puntate… Oggi la Federazione Italiana Canottaggio nulla comunica in merito al futuro assetto tecnico tramite il proprio house organ. Eppure è l’argomento principale della riunione del Consiglio Federale di Roma, di cui si dibatte per ore… Posizioni diverse, come si evince da una votazione che vede 3 consiglieri in sintonia con la proposta del Presidente Abbagnale, 3 contrari e 2, invece, astenuti (2 gli assenti).
La proposta. La Mura, in una mail inviata solo ad Abbagnale nella tarda serata di martedì, comunica la sua decisione di respingere le dimissioni di Claudio Romagnoli, quindi di confermarlo alla guida anche del settore assoluto. E’ probabilmente sicuro del fatto che il tecnico ritornerà sulla sua decisione, le famose dimissioni verbali di fronte alla squadra nel pieno del Mondiale, e su questo anche CanottaggioMania è d’accordo. Più di metà della squadra femminile, secondo La Mura, vorrebbe la riconferma di Romagnoli. Quindi ecco spiegato l’orientamento del DT che, per non privare le Atlete di un Tecnico a loro gradito, sceglie di respingere le dimissioni del Caposettore. Sta di fatto che a pesare sulla bilancia ci sono anche i movimenti di due Tecnici societari, Tecnici di due Atlete importanti del settore femminile, che avrebbero chiesto a Romagnoli di guidare un equipaggio (un 2 senza) da loro composto e tutto questo certamente depone a favore del valore dell’uomo di Cremona. Cosa pensiamo? La Mura saggio e allo stesso tempo scaltro. Valuta bene la situazione perché, respingendo le dimissioni, evita anche un imbarazzo notevole alla Federazione. Quel 2 senza, con Romagnoli di nuovo nei ranghi, non potrà mai esser societario ma sarà federale.
Il Presidente, come sempre accade, è allineato alla posizione del DT che a inizio raduno, lunedì o martedì, vuole incontrare le ragazze. Di qui, la proposta di seguire questa strada. Ma ecco la forte spaccatura, causata probabilmente dal fatto che Abbagnale tiene nella sua tasca questa mail da 3 giorni condividendola con il resto della “squadra”(le virgolette sono d’obbligo) federale soltanto oggi nel momento in cui va presa una decisione molto importante per il settore femminile. Collegialità, questa sconosciuta. Perché non avvisare prima i propri colleghi, perché privarli della possibilità di arrivare maggiormente informati?
Tutto è bene quel finisce bene? Difficile a dirsi, vista la complessità della trama. Anche perché queste valutazioni del gradimento di Romagnoli, il Direttore Tecnico avrebbe dovuto farle prima ed evitare così di arrivare a sciogliere il nodo 45 giorni dopo la fine del Mondiale. Comunque prendiamo il lato positivo della vicenda, ovvero che il settore femminile è al centro dell’attenzione di un DT che in maniera scrupolosa, prima dedicandogli 4 pagine della propria relazione e infine sentendo i pareri di alcune delle ragazze coinvolte (anche se con tempi troppo lenti), prende a cuore la situazione. In quanto ad Abbagnale, invece, pare proprio che dallo zio abbia ancora molto da imparare. La sua irritazione iniziale sul caso Romagnoli sfuma quasi nell’irrilevanza. Anzi, ancor peggio, quasi dalla parte della minoranza…
Che dire, … il DT che “respinge le dimissioni” suona un po’ stonato … forse dovrebbe essere il Presidente a farlo, ma siamo abituati alle curiosità, si diceva infatti a suo tempo che il “direttore tecnico coordinava e il coordinatore tecnico dirigeva”, come scrisse tempo addietro il sito di informazione federale.
Certo che se il buon Marco non scrivesse qualcosa su questo suo blog, veramente ne sapremmo poco di quel che accade in viale Tiziano, per esempio non sapremmo nemmeno delle dimissioni di Lorenzo Bertini, fatto esclusivamente citato in poche scarne parole contenute nella “relazione” pubblicata successivamente all’ultima riunione del consiglio.
E cosa invece leggiamo da queste righe di Marco Callai? Prima di tutto leggiamo probabilmente cose non accadute, cioè che non si sia assolutamente parlato della questione della “guida” del settore femminile, considerando che dalla relazione dell’ufficio stampa nulla trapela. Ma siccome aihme, crediamo a Marco, leggiamo qualcos’altro di più istruttivo e cioè che tutto sta andando come da copione e come era presumibile prevedere sin dall’inizio: abbiamo un Presidente sempre più totalmente avviluppato alla sovrastante e voluminosa figura del D.T., pochi consiglieri a sostenerlo, altri contrari (e non faccio fatica ad immaginare il nome di almeno uno dei contrari, probabilmente chi nel consiglio ha esperienza di farsi eleggere “con” e poi diventare “con-trario”), ed altri addirittura astenuti (e in questo caso, seppur non conoscendo il nome si può comprendere un consigliere/a che si astenga forse per qualche comprensibile “conflitto di interessi”, ma si fa fatica a immaginare le motivazioni del secondo astenuto a meno che non abbia addotto argomentazioni di carattere etico o religioso, il che dubito).
Ma in conclusione, dato per assodato che come dice Marco qualche votazione importante sia avvenuta, di fatto la sostanza è che non si è ancora deciso niente in merito al settore femminile, ciò trova conferma nell’assenza di informazioni desumibili dal comunicato dell’ufficio stampa FIC, e siamo in novembre.
Che dire quindi, … dai, coraggio Presidente, prendi in mano la situazione, e fai ciò per il quale sei stato eletto: deicidi, il Presidente sei tu!