Emma Twigg verso Rio con “rifornimento” obbligatorio a Lucerna

Emma Twigg
Emma Twigg

C’è un obiettivo comune per Emma Twigg, campionessa iridata 2014 e quest’anno in pausa studio “full time” tra Milano(tesserata Canottieri Cernobbio), Leicester e Neuchatel, e RowingNZ. Qualificare il singolo femminile. Obiettivo fallito malamente dalla sostituta, Fiona Bourke, quarta in finale C ad Aiguebelette. 

Appuntamento a Lucerna a maggio. La Twigg rientra nel gruppo a Lake Karapiro, con l’ambizione di esser selezionata a marzo. Vincere l’oro olimpico ad agosto: nient’altro che quello, considerato che la principale minaccia sarà costituita dall’australiana Kim Crow. Tutto questo, nonostante un anno fuori dal giro. Una rinuncia “costata” 60.000 dollari neozelandesi (l’equivalente di circa 36.000 euro). Così RowingNZ paga gli atleti vincitori del Mondiale. “La Federazione mi ha ugualmente garantito un sostegno nel corso dell’intera stagione – ammette Emma al portale Stuff – E’ stato un anno particolarmente intenso per me, conciliare studio e allenamento lontano da casa non è stato semplice ma posso dire di esser soddisfatta”. Tre città e tre nazioni diverse. “Tre diversi stili di insegnamenti e tre diverse tipologie di esami – osserva la Twigg – Ho avuto modo di stringere amicizia con 32 persone di 28 paesi differenti, ognuno con il proprio background e la propria esperienza di vita”.

Anche in quel periodo, anche a distanza, ecco i suoi angeli custodi: il fisiologo Dan Plews e l’allenatore Gary Hay. “Ho seguito tabelle settimanali di allenamento variegato comprendenti sedute in palestra, bicicletta e remoergometro”. Hay e il tocco di re Mida: tre barche (doppio leggero femminile, singolisti leggeri) e tre ori. “Un grande comunicatore, lavora molto sulla tecnica, ma anche capace di ascoltare e comprendere le reali esigenze di ciascun vogatore senza alcuna imposizione”.

E allora ecco Emma in piena attività verso Rio de Janeiro passando per Lucerna “la regata della Morte”. Dentro o fuori. “Non posso permettermi di sottovalutare l’appuntamento del Rotsee: altri eccellenti vogatrici saranno là e la concorrenza sarà certamente di buon livello. Comunque ero e sono preparata mentalmente a ciò che mi attende: già sul finire del 2014, prima del Master, sapevo bene che per provare a vincere l’oro alle Olimpiadi avrei dovuto affrontare impegni agonistici supplementari”. I precedenti sono comunque molto incoraggianti: prima di vincere argento e bronzo a Londra 2012, la danese Erichsen e l’australiana Crow staccarono il pass, qualche mese prima, a Lucerna. “Sono molto carica e pronta nuovamente ad affrontare una stagione d’atleta ad alto livello. Forse per l’ultima volta…”

 

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