
Per WorldRowing Giuseppe Vicino è l’atleta del mese, per noi, assieme a Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo e Matteo Lodo, il vogatore napoletano compone, in qualità di capovoga, l’equipaggio dell’anno. Nella speranza che queste due vedute collimino, andiamo in esplorazione del Vicino-pensiero.
Intanto il lontano orizzonte: l’Olimpiade del 2028, quando Peppe avrà compiuto 35 anni. Un percorso lungo 22 stagioni, dato che l’avvicinamento al primo 7,20 risale al 2006. L’amore per il cibo napoletano, in special modo per la parmigiana cucinata da mamma Enza, e poi anche la volontà di iniziare, al più presto, un percorso di studi universitari. Corpo e mente, avanti insieme. Il passato da Calciatore prima e Nuotatore poi, ma le ore di allenamento entravano in conflitto con quelle da dedicate alla Scuola.

Allora il Canottaggio. “Mi dà una sensazione di pace e tranquillità, qualcosa che altri sport non possono dare. Essere immersi nella natura , ascoltare il rumore dell’acqua che scorre intorno allo scafo durante ogni colpo: tutto questo ti fa sentire leggero, è ciò che provano gli Angeli in volo”.
Ecco cosa pensa dei suoi compagni.
Matteo Lodo. “Divertente, simpatico e gentile, come un fratello per me. Si adatta a qualunque ruolo. Forza fisica, lunghe leve e tecnica sorprendente”.
Matteo Castaldo: “Lavoratore incredibile, non si stanca mai. Meticoloso, nulla sfugge al suo controllo ed importante è la sua attenzione all’obiettivo da raggiungere”.
Marco Di Costanzo: “Non molla mai, ci mette sempre determinazione e passione in ciò che fa. Con questa mentalità, è in grado di competere con chiunque, anche quelli che hanno un vantaggio fisiologico”.
L’intervista di WorldRowing a Giuseppe Vicino (clicca qui)