Più ottimi degli ottimi o più mediocri dei mediocri?

Abbagnale e Italiano
Abbagnale e Italiano

Mario Italiano interviene su CanottaggioMania, in risposta a un nostro lettore (nulla importa fosse o no, non lo era, l’ex Vicepresidente Miccoli), e imposta la sua riflessione sull’attuale momento del Canottaggio azzurro sulla base di un confronto tra l’attuale triennio ed il precedente quadriennio. Da un lato ne apprezzo la determinazione nell’argomentare la propria tesi  e dall’altro il tono pacato nel replicare a osservazioni, non lo dice lui ma lo dico io, dalle tinte davvero troppe catastrofiche. 
Il sistema “contabile”, basato sul numero delle medaglie, è davvero il giusto metro per valutare l’operato di una Federazione? Dipende dagli obiettivi preposti e dalle linee guida di un programma attorno al quale si cerca di ottenere il più ampio consenso possibile. Di Squadra prima e di Assemblea poi. Allora ricordo all’amico Mario il pensiero espresso dal Presidente, sul quadriennio 2009-2012, in occasione della presentazione del Progetto Azzurro.  “Ottimi risultati a livello Junior, buoni a livello Under 23, mediocri a livello assoluto”. 

Ecco, ha senso oggi produrre un report complessivo dei “metalli”, dagli Junior ai Senior e confrontarlo con il passato? Io, più di tutto, condivido molto la differenziazione fatta da Abbagnale per categorie. Sicuramente , seguendo il criterio contabile del Consigliere Italiano e ricollegandoci al Presidente, i risultati giovanili sono, dopo 3 anni, “più ottimi degli ottimi” e più “buoni dei buoni”. Undici medaglie (2 ori, 4 argenti, 5 bronzi) vinti dagli Junior 2009-2011, quattordici (5 ori, 5 argenti, 4 bronzi) dagli Junior 2013-2015. Tredici medaglie (6 ori, 6 argenti, 1 bronzo) vinti dagli Under 23 2009-2011, diciannove (10 ori, 4 argenti, 5 bronzi) dagli Under 23 2013-2015.

Bene,  anzi molto bene ma il tema centrale del Progetto Azzurro è senz’altro il settore assoluto. Certo la Rio de Janeiro di cui parlava Abbagnale non era quella dell’agosto 2015 “depredata” dai nostri bravi Junior. Il settore assoluto… Quello si, reale punto dolente dell’Italia remiera “da risollevare urgentemente” e attorno al quale ruota larga parte del bilancio e della politica federale. Seguendo così il criterio contabile, ecco la brutta sorpresa. Si potrebbe dire “più mediocri dei mediocri”. L’Italia 2009-2011 conquista 19 medaglie (5 ori, 9 argenti e 5 bronzi), quella 2013-2015 poco più della metà: 11 (5 ori, 3 argenti, 3 bronzi). Ci sono, grandissimo obiettivo raggiunto dopo molto tempo, i due ori nelle specialità olimpiche ma il numero di metalli  è inferiore: 4 a 6.

Che dire? Forse meglio evitare i confronti ed il ricorso, un po’ miope, ai numeri anche perché non aveva torto Einstein nell’affermare che “non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato”. 

7 pensieri riguardo “Più ottimi degli ottimi o più mediocri dei mediocri?”

  1. Credo sarebbe anche opportuno ricordare che tra le nazioni remiere siamo una di quelle che “investe” di più negli junior, e questo naturalmente paga in termini di medaglie, come in passato siamo stati i migliori nei pesi Leggeri perchè da noi sono sempre stati trattati, raduni e premi, alla stessa stregua dei senior, mentre all’estero molto spesso dovevano ( e in più di qualche nazione lo fanno tuttora) pagarsi i raduni e le trasferte all’estero.

  2. Einstein, con la teoria della relatività ristretta sosteneva anche che tutto è relativo; ovvero tutto dipende dal punto di osservazione. Da cui la famosa formula della dilatazione del tempo dove passato presente e futuro si fondono in un tutt’uno DT= DTp * y ovvero il Tempo non esiste.
    dove y sta per il fattore di Lorenz.
    la teoria non vale che per frazioni significative della velocità della luce. In assenza risulta piu’ pratica l’appicazione del buon vecchio Newton.
    la realtà e la sua interpretazione dipende dall’osservatore, dal contesto e da chi conta o non conta e come conta.

    1. Robert, un’argomentazione inoppugnabile. D’altronde potremmo evidenziare come l’attuale situazione del nostro canottaggio trovi chiara analogia nell’assunto per cui 1/x con x che tende a infinito, tende a zero, ma non è zero.
      Chiaro no?

  3. Roby, e’ effettivamente cosi. I numeri sono quelli sopra citati ma quando dico che ci sono cose che non puoi contare ma contano, fuori dal medagliere complessivo o anche per categorie, mi riferisco per esempio in positivo alle buone prestazioni di diversi giovani, una crescita che e’ innegabile (almeno in questa forma che ha portato l’Italia a rivincere un Mondiale maschile in barca olimpica con tre giovani che nello scorso quadriennio erano Junior), anche a un rilancio delle motivazioni generali di tutto il settore Senior (pur se solo in parte corrisposto da risultati di alto livello, vedi una Coppia deludente con decimi posti) e in negativo al flop, clamoroso in queste proporzioni, registrato dal settore femminile ed in generale a risultati di Squadra, non individuali (vedi le sole 5 barche promosse a Rio nell’anno in cui i pass contavano più delle medaglie), che a mio avviso non rispecchiano aspettative (di tanti) e programmi-proclami. Spero di esser stato chiaro altrimenti e’colpa dell’ora tarda o del mio stato emotivo dopo aver raccontato Samp-Roma 🙂

    1. Contraccambio, confermandoti che mi sento depositario solo della mia verità che non deve x forza coincidere con quella delle persone con cui dialogo/condivido la passione per il Canottaggio. A presto!

    2. Caro Robert, il “dott. Morana” non ritiene di essere depositario di alcuna verità. Espone solo proprie opinioni e come tali discutibilissime, purché nel reciproco rispetto e con onestà intellettuale.
      Al contrario ho trovato sulla mia strada persone che, pur di valore, ritenevano dogma il proprio pensiero.
      Personalmente non mi sono mai permesso di chiedere pubblicamente “Come osano criticarmi?”, nemmeno come battuta scherzosa. Altri sì, e non scherzavano. Non riconosco i dogmi della Chiesa e vuoi che accetti i dogmi di un allenatore di canottaggio? Sarò dannato? Pazienza, sarò in ottima compagnia.
      Inoltre far scadere la discussione in polemica personale verso di questo o quello è squallido ed indicativo di scarse risorse argomentative. Era proprio necessario?

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