Il doppio firma la quinta carta per Rio ma il piatto olimpico piange

Il doppio Gentili-Battisti (foto Perna)
Il doppio Gentili-Battisti (foto Perna)

Gioia e amarezza ai Mondiali di Aiguebelette. Il doppio di Romano Battisti e Giacomo Gentili stacca il quinto pass azzurro per Rio de Janeiro, con il quarto posto in finale B, ma è disco rosso per l’otto maschile che nella finalissima non evita l’ultima posizione. In mezzo, il 4 senza Pesi Leggeri: sesto.  L’analisi del Mondiale, naturalmente, la faremo accuratamente più avanti ma è sotto gli occhi di tutti che un anno di lavoro svolto da questa Federazione, intesa come parte dirigenziale, Allenatori e Atleti, non trova la giusta corrispondenza nei risultati. C’è, dopo 20 anni, il successo iridato nel 4 senza. Questo risultato strepitoso viaggia, però, assieme a numeri davvero impietosi. Uno su tutti, quello più importante, riguarda le barche qualificate. Sono 5, a fronte delle 7/9 annunciate dal Presidente Abbagnale (che pensava anche alla decima…) e dal Coordinatore Cattaneo. Un’Italia, sotto questo punto di vista, in picchiata dopo la prova di Coppa del Mondo di Lucerna. Tre pass azzurri, invece, per la squadra paralimpica. Ne parleremo meglio dopo, anche in considerazioni delle dichiarazioni ufficiali di dirigenti e allenatori. 

Il doppio di Romano Battisti e Giacomo Gentili regala all’Italia il quinto biglietto per il Brasile. Altra gara di grande sostanza e ce ne voleva davvero tanta per uscire indenni da una finale B in cui, in maniera abbastanza clamorosa, a perder la faccia è la Norvegia, vincitrice del Mondiale 2013 e oggi fuori dalle Olimpiadi. Buonissima partenza, poi sul passo perdiamo concretezza a favore di Azerbagian, Gran Bretagna e Cuba. Il decimo posto, però, viene difeso con i denti dal prepotente attacco della Bulgaria. La prima esperienza iridata di Gentili si chiude in maniera positiva. Anche Battisti, messosi quest’anno a disposizione della squadra per la qualifica, può esser soddisfatto. Si, Merlino e Semola estraggono la Spada nella Roccia.

canottaggiomania_aiguebelette_ottoSi spegne il sogno dell’otto. Occorreva non arrivare sesti in finale, lasciandosi alle spalle una tra Gran Bretagna, Germania, Olanda, Russia e Nuova Zelanda, e invece l’Italia (Andrea Tranquilli, Fabio Infimo, Matteo Stefanini, Pierpaolo Frattini, Giovanni Abagnale, Domenico Montrone, Luca Agamennoni, Vincenzo Abbagnale, tim. Enrico D’Aniello), pur certamente dando prova di grandissima tenacia, non porta a termine il proprio compito. Dai russi, quinti, incassiamo quattro secondi mentre il Mondiale, d’un soffio sui tedeschi, va per il terzo anno di fila agli inglesi. Certamente i ragazzi hanno poco da recriminare: il loro Mondiale è positivo, in virtù del raggiungimento della finale e dei miglioramenti registrati dopo Lucerna.

Il 4 senza PL
Il 4 senza PL

Il 4 senza Pesi Leggeri prova ad aggredire la sua finale e infatti per oltre 1000 metri non sfigura nel confronto con i Big di questa specialità. Alberto Di Seyssel, Livio La Padula, Stefano Oppo e Martino Goretti chiudono sesti, sfiancati dalla fatica e dalle energie consumate per rimanere nel gruppo. Vince una magnifica Svizzera, con un vantaggio enorme (oltre 2 secondi sono tanti per il 4 senza PL) sulla Danimarca e sulla Francia.

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31 pensieri riguardo “Il doppio firma la quinta carta per Rio ma il piatto olimpico piange”

  1. E con un grande colpo d’ala da professionisti della comunicazione, nel comunicato le barche qualificate sono diventate OTTO (parola che evoca anche altri obiettivi e progetti), e quindi rientrano nella forchetta e tutto è andato nel migliore dei modi!! Grandi =)

      1. …..sempre contando i paralimpici, riguardo questo quadriennio i conti si faranno a maggio 2016, un abbraccio

      2. 8 a Londra , il 2x senior non era FIC ma fiamme gialle; il merito di quella medaglia è di Battisti, Sartori, Cattaneo e tutto lo staff della finanza, non certo della FIC. La FIC ha il demerito di non averli considerati e avergli messo il bastone tra le ruote x una stagione intera. Includerli come equipaggio qualificato dalla federazione è tanto falso quanto vergognoso; ma queste 2 qualità erano le colonne portanti della precedente gestione assieme all’incompetenza e l’arroganza.

      3. L’arroganza è di chi si nasconde dietro l’anonimato per insultare senza aver uno straccio di conoscenza di come sono andate veramente le cose. Adesso non è il momento di giudicare il passato, semmai di pensare al domani, che non è per nulla roseo.

        Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il sole (Qo 3,1)

  2. Buongiorno,noto che il ” politichese”è entrato anche nella FIC.Infatti leggendo le dichiarazioni si può capire che in parte la colpa è della situazione trovata 4 anni fa e che si sta lavorando per il 2020.Infatti,come in politica la colpa è sempre delle amministrazioni precedenti e che si sta progettando il futuro.Nessuno ha fatto autocritica.I NS equipaggi erano preparati per competizioni da 1200\1500 metri ma purtroppo le gare hanno uno distanza di 2000.Non sarebbe meglio ammettere che la preparazione ha toppato clamorosamente?Sarebbe un gesto signorile anche nei confronti di coloro che leggono.Ed allora diciamo le cose come stanno senza nasconderci dietro al passato od al futuro.I CAMPIONATI si sono svolti adesso!!!!!!!!

  3. Mi riferisco a quanto afferma Dario, per stabilire che, secondo lo stesso punto di vista,potremmo dire che il due senza di Mornati e Capelli è Aniene e non FIC, visto che si sono allenati a casa propria e si sono poi presentati per le selezioni finali.

    1. Piccolo particolare: Mornati e Capelli oltre ad essere stati CONVOCATI sia per Lucerna sia per il raduno pre-mondiale 2015 facevano parte della squadra a tutti gli effetti già da un pezzo. Mi risulta che sia prima di Lucerna che prima dei mondiali sia Mornati che Capelli si allenassero con tutti gli altri (anche perchè erano in 8 per Lucerna, forse si allenavano con gli altri?). Nel 2012 mentre la squadra era a Livigno a costruire i grandi successi di Londra il 2x senior era a Piediluco ad allenarsi da solo (meno male!) poichè nessuno li aveva convocati a Livigno, nessuno li ha mai convocati tutta la stagione a mezzo raduno, tanto meno per il raduno pre-olimpico. Inoltre Mornati su facebook ha ringraziato pubblicamente la FIC cosa che non mi pare avessero fatto Battisti e Sartori dopo le gare a Londra e nemmeno dopo la qualificazione a Lucerna quando precisarono che non ricevettero nemmeno una telefonata o un complimento dai tecnici federali. Ma perchè dovete arrampicarvi sui vetri e dicendo cose palesemente false ed errate? Perchè? Vi rendete ridicoli davanti a chi conosce i fatti, davanti a chi ama questo sport e chi ne capisce…tutte categorie a cui voi non appartenete.

  4. Egr. sig. Morana, impossibile che non abbia capito che sono Dario Bosco; mi sono firmato Dario non Batman. Comunque io so esattamente come sono andate le cose perchè ho la fortuna di conoscere le persone coinvolte e di averci parlato. In aggiunta i fatti del precedente quadriennio sono sotto gli occhi di tutti: oltre al lato sportivo totalmente allo sbaraglio c’era quello umano che era se possibile ancora peggiore. Avete fatto un disastro, avete fatto odiare il canottaggio ai nostri atleti. Non intendo comunque più rispondere a Lei sig. Morana in quanto ritengo che non ne capisca nulla di canottaggio. Buona serata

    1. Caro Dario, ho capito perfettamente che sei tu, sono sette anni che sputi veleno gratuitamente sul lavoro passato, ma ciò non toglie che per la maggioranza dei lettori tu fossi un semplice anonimo, e questo conta.
      Ancora una volta hai dimostrato di non sapere proprio nulla. La sede di allenamento fu scelta dal team FFGG di comunque accordo con la dirigenza FIC che provvide a coprire tutte le spese, facendogli scegliere anche l’albergo (il residence Albornoz di Piediluco). Inoltre fu il primo equipaggio a cui venne messo a disposizione l’imbarcazione progettata il collaborazione col team Ferrari con cui poi gareggiò a Londra. Come vedi hai informazioni errate.
      Delle tue opinioni sulla mia competenza non me ne importa assolutamente nulla, come sempre ti sei dimostrato un livoroso detrattore piuttosto mal informato e maleducato, capace solo di usare una pubblica palestra per insultare. Batman sarebbe stato più prudente. Tranquillo, se non risponderai me ne farò una ragione.

    2. Caspita signor Bosco, da componente del precedente consiglio mi corre l’obbligo ringraziarla per le sue gentili parole, “falso, vergognoso, incompetente e arrogante”. Il bello è che nemmeno la conosco e mi sfugge persino il curriculum delle sue competenze se non quelle dell’età giovanile reperite sul sito federale, e devo dire che mi colpisce la sua acida esternazione frutto probabilmente di qualche ferita ancora non rimarginata, tipica dei seguaci di una certa dottrina remiera dogmatica e tendente al trascendente. Ma ugualmente non me la prendo, dai … siamo tutti sportivi. Ugualmente per quanto la storia la scrivano i vincitori, non sempre risulta totalmente veritiera, ma non sarò certo io a volerla convincere di alcunché.

  5. Intanto Mornati non risulta sia mai stato convocato ai raduni prima di Lucerna, perchè se non ricordo male aveva manifestato la volontà di appendere il remo al chiodo. E’ stato convocato per fare parte dell’otto a Lucerna quando “hanno scoperto” che si stava allenando, e poi ha deciso di fare il due senza, e sicuramente questa sua scelta ha indirettamente influenzato positivamente anche la formazione dell’otto. Non volevo dire che è stato escluso dalla squadra, intendevo dire che la scelta di fare il due senza è stata “societaria” e non della Direzione Tecnica.
    Per quanto riguarda il 2012 forse avresti dovuto sentire ambedue le campane, non solo quello che ti hanno detto le persone con le quali hai sicuramente parlato tu. Il doppio si è sempre allenato da solo, a Sabaudia e/o a Piediluco, per scelta ponderata del loro tecnico, e condivisa dal C.T. De Capua, scelta che non mi risulta sia mai stata contestata e/o messa in discussione; quindi per questo motivo non è stato convocato a Varese prima e a Livigno poi con gli altri. Non entro nel merito delle dichiarazioni di Battisti e Sartori perchè fanno parte del loro vissuto personale.
    Mi dispiace però che per avvalorare le tue tesi disprezzi il lavoro di altre persone che la pensano in modo diverso da te, arrivando addirittura ad offenderle.
    Sei veramente sicuro che solo tu ne capisci di canottaggio e lo ami al punto di essere così esasperatamente sciovinista?

  6. Molti degli acidi e livorosi commenti di taluni interventi hanno,evidentemente,fatto perdere la pazienza a Dario Bosco. Ha usato un linguaggio dai contenuti severi e diretti e non si è nascosto dietro ambigue allusioni e mistificazioni. Un linguaggio “political incorrect”,certamente. Comprensibile…ma non giustificabile.
    Proverò a chiarire la sostanza delle osservazioni usando un linguaggio né tagliente né subdolo,come quello che qualche volta viene usato negli interventi che si leggono qui.
    Contano i fatti,soprattutto,quelli che ti dicono dove sei come qualità del tuo lavoro. Ed i fatti dicono che l’Italia del periodo 2013-2015 ha dimostrato di avere i metodi di allenamento,la tecnica remiera,il supporto psicologico e organizzativo ottimali per raggiungere il massimo livello(l’oro)in una delle specialità olimpiche femminili ed in una di quelle maschili. A dimostrazione del fatto che, se vi sono le precondizioni sufficienti, l’Italia può puntare al massimo livello. Le medaglie sono poche? Certamente potevano (non”dovevano” come pretendono taluni)essere più numerose.Non ci siamo riusciti e ce ne rammarichiamo.
    Cercheremo di migliorarci. Lo faremo per i nostri ragazzi e ragazze non certo per dimostrare, a chi ci disistima, che siamo dotati delle competenze adeguate a portare a termine positivamente l’impegno che abbiamo assunto. Intanto il totale degli equipaggi qualificati va conteggiato a ripescaggi completati. E’ ovvio che ci impegneremo a conseguire ulteriori qualificazioni.
    Che non si debbano contare le qualifiche per Rio degli equipaggi del settore Pararowing mi sembra, come minimo,per usare un eufemismo,indelicato nei riguardi dei ragazzi e delle ragazze che hanno profuso un impegno generoso per raggiungere il prestigioso traguardo.
    Certo il fatto di prendere una sola medaglia su dodici finali disputate(un assurdo statistico!)non è esaltante né per gli atleti,né per i tecnici,né per i dirigenti,né per gli appassionati di canottaggio. Ma dodici finalisti sono pure indice di un movimento remiero con una solida base,su cui costruire futuri successi. Ricordate? Dopo Atlanta(una sola medaglia,anche allora oro,su sei finalisti(un disastro,fu detto)venne Sydney(un oro,due argenti ed un Bronzo) e Atene(un altro disastro:eppure tutti e tre gli unici finalisti presero la medaglia,di bronzo,però).
    Historia est magistra vitae,mi insegnarono al Liceo. La storia dice che dal 2005 al 2012(otto anni!) non fu vinto nessun oro nelle specialità olimpiche: è stato un caso?
    PS
    Con il due senza composto da due atleti dell’Aniene,ché di questo si tratta,si convenne che sarebbero venuti al raduno dopo la seconda gara di Coppa del Mondo,tutti e due,se Mornati avesse riacquistata una buona condizione di forma o solo Capelli in caso contrario. Avrei voluto che venissero prima,ma per un ottimale recupero di Niccolò è stato più opportuno che lavorassero sul Tevere. Prima di Lucerna sono venuti tutti e due,dandoci la massima disponibilità, che è stata da noi ricambiata con la massima attenzione.

    1. Sarò ottuso,ma non ho capito nulla di quello scritto dal sig.La Mura!!!
      So solo che le mancate conferme a delle promesse elettorali in tutte le Democrazie portano alle Dimissioni,almeno per rispetto a chi ha creduto e dato il proprio Voto !!!
      Tutto il resto non ha nessun Valore!
      Giovanni.

    2. Caro Dr. La Mura,
      La ringrazio da parte di tutta la communità per la sua risposta. Credo che se anche non sia stata apprezzata come dovrebbe da alcuni ha almeno il merito di aver aperto la discussione.
      A prescindere dalle opinioni che una ha credo che questo comportamento sia un esempio da seguire per il futuro.
      Penso che avere una risposta delle persone direttamente interessate su domande cosí importanti per noi tecnici e tifosi sia di valore estremo. Apprezzo anche il fatto che “esporsi” cosí nei media non e facile e richiede del coraggio. Vorrei che le persone che scrivono su questo blog almeno prendessero atto e apprezzassero chi ha preso del tempo per poter chiarire dei dubbi a tutti noi indipendentemente dalla propria opinione é secondo me un gesto bellissimo e adatto ai tempi che cambiano in cui i social media permettono una comunicazione immediata.
      Grazie.

      Dr. Marco Bovo

  7. Qualche osservazione, per quanto mi riguarda. Che il DT in persona scenda in campo per giustificare l’operato di un suo tifoso fa pensare, ma è nel contempo indice di capacità di mettersi in gioco anche nei confronti dell’opinione pubblica – perché tali, adesso noi siamo – che le fa onore, anche se continua a non essere chiaro perché certe considerazioni che sono valide per lui non potevano essere valide anche per i suoi predecessori. Per quel che mi riguarda, resto dell’idea che se si vuole adottare un criterio di calcolo questo va adottato anche per il passato e per il futuro, ma è questione che riguarda più la comunicazione che il settore tecnico.
    Per quanto invece riguarda l’atteggiamento di qualche suo tifoso molto scorretto, siamo di nuovo al punto: chissà perché i toni violenti e spesso gravemente lesivi della dignità altrui, usati ripetutamente nello scorso quadriennio sino al vergognoso epilogo elettorale, quando vi furono comportamenti a dir poco riprovevoli da una delle due parti in causa di cui si risentono ancora oggi gli echi su queste pagine, bene, quel metodo era corretto, mentre oggi, a parti invertite, si scende in campo persino per contestare (invero molto parzialmente) chi precisa fatti inoppugnabili e documentati, oltreché ufficiali. Due metri e due misure. Per quel che riguarda l’attuale situazione tecnica, non ho nulla da aggiungere, come non ne avevo prima, posso solo fare i piu fervidi auguri di successo a quei ragazzi che nel quadriennio passato sono protagonisti della messe di medaglie Junior tra il 2019 ed il 2012 ed oggi compongono 3/4 del 4 senza campione del mondo assoluto. Non tocca a me garantire che questo patrimonio non venga dilapidato e frutti, invece un successo olimpico. Ma, per favore, senza insulti e falsità.

    1. Sergio,
      Sinceramente se non ti risponde ti lamenti, se ti risponde ti lamenti pure. Dai cerchiamo di essere un po più conciliatori. Hai perso le elezioni e ci sei rimasto male ed è capibile. Ma adesso sono passati degli annetti, mettiamoci una pietra sopra.
      Veramente da amico, perchè io ti considero un’amico e so che alla fine sei uno che vuole lavorare per il bene del canottaggio italiano (come tutti quelli che scrivono qui del resto) attaccare il lavoro altrui non e mai bello. Penso che si possa fare una discussione civile tra adulti e persone di cultura (credo che tutti qui abbiamo una laurea e/o una certa cultura almeno relativa a questo sport) ed esporre le proprie opinioni senza essere cattivi. Siamo tutti dalla stessa parte. Tutti vogliamo il bene del canottaggio italiano e tutti vorremmo vincere tutte le medaglie possibili. In altri tempi (prima del era La Mura) avremmo pagato oro per poter vincere un mondiale nel 4- assoluto. Non ce lo saremmo neanche sognati. Saremmo stati in piazza a fare i caroselli con le macchine. Adesso vediamo solo gli aspetti negativi. Certo non è stato un Mondiale perfetto (lo ammette lo stesso Dr. La Mura) ci sono molte cose da migliorare e non molto tempo, ma teniamo aperto il dialogo cerchiamo di aiutarci l’uno con l’altro. Abbiamo bisogno di sherpa non di cacciatori di teste.
      Un abbraccio,
      Marco

    2. Marco (Marco chi?) forse stai facendo un po’ di confusione, io non ho mai chiesto a nessuno e men che meno a La Mura di rispondermi e nemmeno mi lamento perché mi ha risposto (a cosa?). Chiedo solo rispetto ed educazione per chi non la pensa come lui e i suoi tifosi. Tra l’altro gli ho anche dato atto di aver risposto pubblicamente su questa pagina che molti dei suoi considerano “campo avverso”. Credo per altro che un DT risponda coi fatti alle contestazioni (che io non gli ho fatto, ripeto) e se a Rio porterà a casa uno o piu successi lo ringrazieremo, altrimenti si terrà le contestazioni che democraticamente gli pioveranno addosso.
      Come al solito nel nostro sport molti vedono solo la medaglia. La medaglia, “il mio tesssoro…” come la creatura Gollum.
      Uno sport è molto di più di una medaglia olimpica e il canottaggio non è da meno. E’ un movimento articolato e composito di cui fanno parte a pieno diritto tutti, dal campione olimpico all’ultimo dei bimbi che sale sul 7.20, i suoi tecnici, dirigenti, familiari, i fornitori, i giornalisti… Credo che ogni tanto si abbia anche diritto di esprimere dissenso su una conduzione (parlo dei dirigenti) che ha mortificato molta parte della vitalità di questo movimento. Si ha diritto ogni tanto, di non essere d’accordo e di non sentirsi apostrofare come incompetente, falso, vergognoso, ecc. Non siamo allo stadio. Il tifo becero da stadio non fa parte della nostra tradizione. Purtroppo l’opportunismo sì, ma quella è un’altra storia.
      Allora, se a qualcuno non piace la critica, giusta o sbagliata che sia, ha un mezzo infallibile: non leggerla. Ma non si permetta, per favore, di apostrofare villanamente chi la pensa diversamente. E’ una questione di democrazia e su questo io (e credo tanti altri) non transigo.
      La vittoria del 4 senza mi ha riempito di gioia perché su quella barca ci sono tre ragazzi che ho seguito per 4 anni da junior come delegato al settore e queste gioie, come le vittorie dell’otto a Londra e Plovdiv, certa gente che straparla, nemmeno se l’immagina. Ma questo significa che non era passato Attila, che senza quelle vittorie non ci sarebbero nemmeno quelle, pardon, quella di oggi.
      Infine, i miei rapporti con De Capua non interessano proprio nessuno e prego il solito tifoso di evitare illazioni inutili e, ancora una volta, sciocche.

      1. Marco Bovo! Sergio abituati nei social media non si va con i cognomi :). Secondo me qui c’e la opportunita di aprire un dialogo tra le due parti. I due propositi si mettono in luce abbastanza chiaramente e con il compromesso opportuno possono essere conciliati. Chiudersi nelle proprie posizioni senza ascoltare (ma ascoltare veramente) l’altra parte non si riescono a fare progressi.
        Son d’accordo con te occore preoccuparsi della base ma anche la politica del canottaggio d’elite non e da trascurare completamente. Ricordati che se il canottaggio e in TV e per via degli Abbagnale e Galeazzi non per le miriadi di titoli conquistati dai PL o per l’oro di Seul. Allo stesso tempo se non ci curiamo della base come dici tu nel futuro non ci sara un canottaggio d’elite.
        Questo e il momento e l’opportunita di aprire un discorso non per fare delle polemiche. Per questo ti ringrazio per esserti spiegato in maniera garbata e di non aver reagito alle provocazioni.
        Per quanto riguarda l’uso di improperi ti do ragione, non solo non e educato ma e anche inutile. Sono sempre un sostenitore che un ragionamento garbato sia estremamente utile per ottenere risultati. Alcuni pensano che l’uso delle parolacce sia utile. Di solito li ignoro.
        Comunque io mi son permesso di criticare te perche ti conosco e per che mi considero un amico. Non l’avrei mai fatto con altre persone.
        Ciao,
        Marco (Bovo) 🙂

  8. Quando la discussione raggiunge toni simili.. è sempre una sconfitta per tutti. Per l’intelligenza di tutti: dei critici e dei criticati. Un doveroso ringraziamento al DT per il suo intervento chiarificatore; condivisibile o meno.

  9. Se posso aggiungere una piccola osservazione riguardo l’analisi dei dati: i dati si fanno leggere, interpretare e anche strumentalizzare. Si potrebbe ad esempio prendere semplicemente “i dati” dei due anni di qualificazione (2011 e 2015) e raffrontarli (Bled 2011 ITA 3 medaglie spec. olimpiche e 5 medaglie spec. non olimpiche, 4° posto nel medagliere contro l’attuale 8°), ma sarebbe ugualmente una analisi sterile e non ho interesse a farlo.
    Con riferimento alle offese ricevute nel presente scambio dal signor Dario, che chiamare “severe” o “dirette” mi sembra alquanto eufemistico, mi permetto solo di far notare che una difesa d’ufficio (tra l’altro non richiesta) da parte addirittura del DT della nazionale con tentativo di “razionalizzazione” del pensiero altrui, mi sembra alquanto fuori luogo, e non solo, nel motivarle le avvalla.
    Fintanto si continuerà a fomentare questa guerra per bande nel canottaggio italiano, con la causale del “chi non è con me è contro di me”, il nostro mondo continuerà ad essere un “piccolo mondo” e tutte le medaglie non aiuteranno certo a renderlo diverso; e non giova manifestare una costante sicumera delle proprie capacità perchè i fantomatici dati sempre strumentalmente utilizzati, potrebbero un giorno rivoltarsi contro … sempre che non lo stiano già facendo.

  10. …Constatare che ad ogni tentativo di analisi sull’andamento della nostra Squadra Nazionale si finisca sempre per scadere nella (mai sopita) lotta tra “Guelfi e Ghibellini” mi fa una certa tristezza. Andare a caccia di argomenti -da una parte e dall’altra- solo per affermare che il quadriennio Gandola è stato meglio di questo triennio Abbagnale (e viceversa), credo sia un tema che ormai appassiona (comprensibilmente, per carità) soltanto i diretti interessati. Nel mio post ad un altro articolo di Marco, ho già scritto a proposito dei risultati di Aiguebelette che troverei sbagliato gettare via il bambino con l’acqua sporca. 5 barche olimpiche già qualificate non sono un cattivo risultato; ciò non toglie che le aspettative di tutti -a partire al Settore Tecnico- fossero ben diverse.
    Proviamo quindi a concentrarci sulle uniche cose che davvero contano in questo momento: Lucerna e Rio 2016.
    Quello che si aspetta un appassionato come me, è che l’intero Settore Tecnico faccia RAPIDAMENTE tesoro di quanto ci ha detto il campo di Aiguebelette, ossia che: la punta maschile è andata nel complesso bene ma non basta; sulla coppia maschile ancora non ci siamo e sull’intero settore femminile è allarme rosso. Quello che uno come me si aspetta sono contromisure IM-ME-DIA-TE e non che qualcuno perda tempo a spiegarmi di chi è la colpa (che com’è noto, morì fanciulla).
    Ciò detto, giù il cappello di fronte al Dott. La Mura, che ha voluto dare il suo commento anche da questo blog. Mi fa molto piacere che lo segua (e fa senz’altro bene anche a lui seguirlo). Come lui stesso ha scritto “Contano i fatti,soprattutto,quelli che ti dicono dove sei come qualità del tuo lavoro”.
    Appunto. I fatti ci dicono che bisogna intervenire subito: Direttore, non ci deluda.
    Poi, con più calma, potremo anche decidere se sono stati meglio i Guelfi o i Ghibellini.

  11. Mi rattrista vedere che a toni piuttosto pacati e basati su fatti si risponda poco professionalmente con toni aggressivi e del tutto poco conciliatori. Stiamo parlando della nazionale. La nostra Nazionale. Dovremmo essere tutti pronti a sostenerla. Abbiamo avuto la fortuna che il CT ha risposto a tutti noi in modo piuttosto garbato. Apprezziamo questo gesto e se abbiamo dei dubbi chiediamo chiarimenti in maniere altrettanto garbata al nostro tecnico nazionale.
    Come ho detto a te Sergio quando eri nel CF aspettiamo a giudicare quello che succederà dopo il quadriennio. Diamo il tempo a tutti di fare il lavoro necessario e poi vediamo se ci sono delle correzioni da fare. (Purtroppo ho dato lo stesso consiglio anche a Rossano tempo fa e lui ci ha rimesso ma questo e un altro discorso).
    A fare dell’ostruzionismo adesso si ottiene poco o niente.
    Opinione puramente personale da esterno tifoso e tecnico.
    Un cordiale abbraccio a tutti.
    Marco

  12. Marco tutte le promesse prima o poi presentano il Conto!!!
    E il conto dopo 3 anni Bisogna Saldarlo, anche in Parte!!
    A buon intenditor poche Parole!!
    Giovanni.

    1. Solo morire e pagare le tasse bisogna.
      Non e che l’amministrazione precedente avesse fatto tanto meglio, anzi … Come ho detto prima lasciamo lavorare e vediamo. Facciamo i conti alla fine dei 4 anni. Poi sta a loro rispondere del loro operato. Se vogliamo fare i conti ogni 3 anni dobbiamo cambiare le carte in tavola e lo statuto federale. Con questo non sto difendendo l’operato di nessuno o condannando nessuno. Dico solo che dobbiamo applicare gli stessi standards per tutti.
      Ancora spero che capisca che sto solo cercando di avere una conversazione civile in cui ognuno esprime le proprie opinioni in maniera garbata.
      Cordialmente.
      Marco

  13. Pur non potendomi definire un vero esperto di canottaggio (se non di cronologia e risultati), sono appassionato e tifoso da tanti anni grazie al sodalizio Abbagnale/La Mura. E proprio al dr. La Mura, se leggerà ancora, vorrei ricordare che a sostenere il lavoro suo, dello staff, dei ragazzi e delle ragazze ci saranno sempre i tifosi come noi!
    Sul mondiale appena concluso vorrei sottolineare due aspetti:
    – Carlo notava che molti equipaggi hanno ceduto negli ultimi 500-800 metri; in effetti l’avevo notato anch’io, anche se la spettacolare vittoria del 4- è arrivata con un finale arrembante (se ricordo bene la stessa cosa accadde ad Atlanta ’96 con il doppio in controtendenza rispetto alle altre barche). Mi colpisce che proprio l’equipaggio più giovane sia stato capace di fornire una prova così convincente. Mi piacerebbe leggere qualche parere da voi addetti ai lavori.
    – Proprio i 3 giovani del 4- si possono ormai considerare atleti che hanno superato brillantemente il passaggio dalle categorie giovanili alla categoria senior, cosa nient’affatto scontata, dal momento che nello sport italiano spesso coincide con il fallimento. Se consideriamo la coraggiosa prova di Gentili nel doppio, possiamo dire che sta venendo fuori una generazione “mentalmente” preparata ad affrontare tutte le difficoltà?

    P.S. Vorrei fare i complimenti a Marco per questo interessantissimo sito che ho scoperto solo da poche settimane, spinto dal desiderio di addentrarmi nel canottaggio senza fermarmi alle immagini televisive e agli scarni comunicati che accompagnano i risultati.

  14. Ringrazio il dott. La Mura che è intervenuto, mi fa molto piacere. Sintetizzando: Mornati e Capelli risultano convocati ufficialmente sia per Lucerna sia per il raduno pre-mondiale quindi se questo non è far parte della nazionale non so cosa sia. Ma forse ho letto male io. Io non sono nessuno, ho remato e allenato a livello medi. Nel mio piccolo ho studiato anche su testi internazionali scritti da allenatori con teorie molto diverse ma tutte interessanti; non dico di essere un esperto ma penso che qui qualcuno non abbia mai nemmeno fatto una regionale o allenato un cas quindi forse più di lui so. Se si provoca bisogna anche saper incassare. Io ho criticato oltre che per testimonianze di persone di cui ho piena fiducia anche per diretta esperienza: il sig. Morana ha fatto un mondiale da atleta sotto De Capua? Non mi pare. I metodi usati sono stati fallimentari e lo dicono i fatti: peggior olimpiade come minimo dall’ 84 (ovviamente non conto il risultato del doppio). Gli studi costati fatica e anni sono stati buttati nell immondizia, lo sanno tutti; gravissimo e segno di presunzione. So cosa alcuni consiglieri hanni detto ad alcuni atleti, ricordo che discorsi sono stati fatti in campagna elettorale (ero andato a sentire Gandola a Torino il quale affermó convinto che lui guardava al futuro, mai avrebbe rimesso De Capua perchè era il passato). Magari ricordo male come per le convocazioni. Io parlo con tanti atleti, non si lamentano come nel 2011/12; forse mi sbaglio io, sento male. Chiudo facendo i migliori complimenti al Dottore e lo incoraggio a non mollare.

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