
Fare meglio sarà certamente difficile. Si parte da qui. 13 barche qualificate a Londra 2012, 9 di loro medagliate, 4 vincitrici del titolo olimpico. Immagino, però, che la britannica presunzione di onnipotenza andrà sicuramente oltre questi numeri. Un’eredita tanto prestigiosa quanto pesante del precedente quadriennio con la grandissima festa dell’Olimpiade casalinga e la soddisfazione, alle Paralimpiadi, per l’affermazione del 4 con. Non di A metà del nuovo viaggio, ad Amsterdam, il ruolino di marcia dice sostanzialmente che la storia può, non in tutta ma in larga parte, ripetersi. Tre ori nel 2 senza femminile, 4 senza maschile e otto maschile. Due argenti nel 2 senza e nel 4 di coppia maschile. Un bronzo nel 4 senza Pesi Leggeri maschile. Vedremo che cosa accadrà ad Aiguebelette dove saranno al via imbarcazioni inglesi in tutte e 14 le specialità olimpiche, in 7 specialità non olimpiche e in tutte e 4 le specialità paralimpiche.
Quel che non cambia nel panorama GBR è l’affetto e la riconoscenza nei confronti del lago di Varese. Doppia presenza, prima dal 3 al 15 aprile e successivamente, dal 15 al 26 agosto con 38 atleti e 14 allenatori. L’amica Nicoletta Gnocchi, dirigente della locale Canottieri, mi rende partecipe del fatto che gli inglesi, ieri, hanno “grigliato” e brindato al futuro. Precedentemente, all’aperitivo, Richard Chambers, capovoga del doppio Pesi Leggeri, aveva preso la parola a nome degli atleti e detto che il lago di Varese ha possiede lo “WOW EFFECT”. Merito dell’ospitalità è anche nel lavoro svolto da Eric Panzi, Catriona Cameron e Gianluigi Assi. “Abbiamo avuto e avremo ospiti per 260 giorni e per un totale di 482 atleti” conclude Nicoletta. Tra loro, anche la Nuova Zelanda dal 22 giugno al 7 luglio, l’Irlanda, la Svizzera e l’Ungheria oltre a numerosi club da tutto il mondo