“Voglio dedicare questa vittoria a mia sorella Serena, con cui ho vinto due titoli mondiali Junior nel 2 senza e l’argento lo scorso anno in questa specialità. Lei non è qui oggi fisicamente, perché è infortunata, ma oggi in gara è stata assieme a me dalla prima all’ultima palata”. Partiamo dalla bellissima dedica di Giorgia Lo Bue alla sorella Serena dopo il successo del 4 di coppia Pesi Leggeri femminile. Il primo di tre splendidi titoli mondiali conquistati oggi dall’Italia ai Mondiali Under 23 di Plovdiv. Netta supremazia, dopo l’argento del 2014 a Varese, per Giorgia, Nicole Sala, Greta Masserano e Valentina Rodini. La Germania, campione uscente, ne esce massacrata, al punto tale da dover pure cedere il passo alla Francia, pronta a piombare sui resti delle tedesche come un avvoltoio. La supremazia è schiacciante, non c’è proprio storia dai 500 in avanti. Tre secondi e mezzo incassati dalla transalpine sono la testimonianza dello straordinario assolo delle azzurre.
Più equilibrata la sfida del 2 senza Pesi Leggeri, ma anche qui la vittoria di Giovanni Ficarra e Lorenzo Gerosa non è mai in discussione. Turchia (argento) e Grecia (bronzo) ci provano sino alla fine ma senza mai riuscire a minare seriamente la solidità della barca azzurra, capace così di coronare un grandissimo Mondiale. Prestazione di ottimo spessore.
Vince anche il 4 con. Tutt’altro che semplice riuscire ad aver ragione di questa Nuova Zelanda ma Alessandro Mansutti, Filippo Mondelli, Niccolò Pagani e Andrea Maestrale (tim. Alberto Natali) dimostrano pure di saper soffrire. Bravissimi ad attaccare ed a metter la freccia ai danni dei kiwi dopo i 1000 metri, ancor di più nel resistere a denti stretti sia alla fatica sia al prepotente ritorno degli avversari. Italia “mundial” per 21 centesimi, Italia dal cuore grande.
Quattro di coppia Pesi Leggeri (Michele Quaranta, Federico Gherzi, Edoardo Buoli, Davide Magni) e quattro senza (Guglielmo Carcano, Pietro Zileri, Luca Lovisolo, Matteo Borsini) sono quinti. Due gare finite troppo presto, anzi forse purtroppo mai iniziate. I 12 e 17 secondi incassati rispettivamente da Francia e Romania sono davvero troppi. La rabbia, conoscendo soprattutto i ragazzi del 4 senza che campeggiano sulla copertina di CanottaggioMania proprio dopo aver vinto a Plovdiv tre anni fa, sarà senz’altro tanta. Ora a loro il compito di trasformarla in energia per le future sfide. Non perdete il vostro entusiasmo, ragazzi.