La Canottieri Baldesio esiste dal 1887 ed è un patrimonio non soltanto sportivo ma anche culturale per la città di Cremona, la culla del celebre liutaio Antonio Stradivari e del bomber Gianluca Vialli. Vanta oltre 3200 soci ed un ricco ventaglio di attività sportive. Il basket, le bocce, il calcio, la canoa, il nuoto ed il tennis ma il canottaggio è il fiore all’occhiello grazie al suo fiorente settore giovanile ed agli atleti che, anno dopo anno, vestono con successo la maglia azzurra. Conosco poco questa Società ma ne ho solamente impressioni positive grazie allo straordinario lavoro svolto da Giancarlo Romagnoli.
Per me la Baldesio è Giancarlo, non solo perché lui ne sostiene la guida tecnica da oltre 30 anni ed io, invece, sono al mondo da “soli” 29. Sarebbe facile semplicemente elencare tutti i risultati maturati per certificare il valore del 55enne allenatore cremonese. Trenta titoli italiani, praticamente uno all’anno e per una Società deve esser grasso che cola, 4 titoli mondiali, 13 medaglie vinte dai suoi 50 atleti con la maglia azzurra in Europa e nel Mondo.
Ma non è tutto questo a colpire la mia attenzione quanto il sorriso perennemente stampato sulle sue labbra ed i valori trasmessi ai suoi atleti. Passione, lealtà, tenacia, educazione: vi cito Marco Resemini, Michele Manzoli, Edoardo Margheri, Lorenzo Cortesi, Marco Chiodelli Palazzoli e Alessandro Montaldi. Ragazzi e ragazze d’oro, indipendentemente dalla medaglia, allenati non solo per affrontare gli avversari sui campi di regata ma, soprattutto, le sfide che la vita pone loro fuori dalla Canottieri Baldesio.
Leggo con profondo dispiacere che dopo 30 anni Giancarlo non sarà più chiamato, nella stagione 2014, al compito di alleducatore della Canottieri Baldesio. Mi rivolgo così alla dirigenza, agli ex atleti di Giancarlo e campioni del passato azzurro, a persone che ho visto commuoversi un anno e mezzo fa all’Idroscalo in occasione della consegna del premio Mondini al monumento Giorgio Sartori.
Non conosco bene la vicenda e pertanto non intendo avventurarmi nel dare ai lettori di CanottaggioMania una valutazione. Sono però sicuro che qualche settimana estiva al fianco della Nazionale, in un periodo di assenza di regate nazionali, non muterà di una virgola l’impegno di Giancarlo Romagnoli per costruire una Baldesio sempre più forte. Sarà anzi un motivo di vanto per il prestigioso club cremonese prestare il proprio tecnico alla causa azzurra. Un soldato impegnato giornalmente nella promozione del canottaggio, nella cura dell’attività di base anche grazie alla formazione di nuovi e giovani allenatori, e nella costruzione di atleti di vertice. Privarsene, a mio avviso, equivarrebbe a un probabile salto nel buio, cosa che certamente nessuno desidera per la Baldesio. La decisione di separarsi da Giancarlo Romagnoli è legittima, per carità una dirigenza può scegliere di cambiare rotta quando vuole, ma altrettanto lo è appellarsi alla massima del poeta statunitense James Russell Lowell secondo cui “solo gli sciocchi non cambiano mai idea”.