Arrivano quattro medaglie nella prima incandescente giornata di finali a Linz (Austria) dei Mondiali Under 23. Il primo colpo di cannone lo spara il quattro con (Massimiliano Rocchi-CRV Italia, Mario Cuomo-CC Irno, Vincenzo Abbagnale-CN Stabia, Luca Parlato-Marina Militare, Andrea Kiraz-timoniere -CC Saturnia). Gli azzurri passano come un carrarmato sulle ambizioni di Nuova Zelanda e Germania: 39 colpi di passo, ottimo assieme ed una forza esplosiva fanno la differenza nel caldo pomeriggio austriaco.
Parlato aveva provato l’emozione dell’inno di Mameli al Mondiale Universitario, prima gioia iridata per Rocchi, Cuomo ed Abbagnale. Poi, dopo il sesto posto del quadruplo leggero femminile (Greta Masserano -CUS Torino, Francesca Fava-SC Bissolati, Alessandra Derme-Canottieri Gavirate, Francesca Contini-Canottieri Gavirate), arriva il secondo missile azzurro. Per il secondo anno di fila, Vincenzo Serpico e Francesco Schisano sono campioni mondiali nel due senza Pesi Leggeri. Anche la Gran Bretagna, l’ultima ad arrendersi, finisce nel vortice dei ragazzi di Castellammare di Stabia. 40, 38 colpi tenuti in maniera impeccabile: roba da far saltare il cuore a chi prova a sfidarli.
Poi arriva la terza medaglia, strappata con i denti dalle ottime Beatrice Arcangiolini e Gaia Marzari. In lotta con la Germania per il bronzo, non superano le tedesche ma, a un soffio dal traguardo, spingono il loro due senza avanti all’Australia. Oro Romania. Bronzo per diciassette centesimi, ma anche argento sfiorato per tre decimi. Brave, caparbie e toste!
Gli ultimi 500 metri sono decisivi per la conquista del terzo titolo mondiale. Arriva grazie al quattro di coppia Pesi Leggeri (Paolo Ghidini-SC Sebino Lovere, Michele Quaranta, Francesco Pegoraro-Sisport FIAT, Matteo Mulas-Lavoratori Terni). Francia schiantata, Germania gambe all’aria. Pegoraro e Mulas si riconfermano campioni e, all’esordio, è festa grande per Ghidini e Quaranta.
Due i quarti posti. Sei barche in poco più di tre secondi nel quattro di coppia femminile (Sara Magnaghi-SC Moltrasio, Giada Colombo-SC Tritium, Alessandra Patelli-SC Sile, Cecilia Bellati-SC Diadora). Azzurre ai piedi del podio, dopo esser state terze per metà gara. Il coraggio ed una finale tutta all’attacco non basta al quattro senza (Matteo Borsini-SC Limite, Pietro Zileri Dal Verme-SC Firenze, Roberto Bianco-Fiamme Oro, Cesare Gabbia-SC Elpis), sempre vicino agli Stati Uniti (bronzo) ma senza lo sprint per il decisivo serrate.
Domani altre quattro finali con il singolo di Francesco Cardaioli (SC Padova), il doppio pesi leggeri di Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro) e Simone Molteni (CUS Pavia), il quattro senza Pesi Leggeri di Stefano Oppo (SC Firenze), Petru Alin Zaharia (SC Caprera), Guido Gravina (SC Cerea) e Paolo Di Girolamo (Fiamme Gialle).
Foto 4+ Detlev Seyb-MyRowingPhoto, le altre a cura di Mimmo Perna
Linz – Un risultato notevole degli equipaggi azzurri. Bravi gli atleti che, non mi stancherò mai di ripetere, sono, insieme, personaggi ed interpreti della sempre più complessa struttura federale. Con o senza medaglie al collo meritano tutti il più ampio compiacimento. Il BRAVO più sentito ed affettuoso dal vecchio Marcello Pesce che sa ancora commuoversi assistendo alle gare davanti ad uno schermo di PC..